Continua la fase espansiva dell’export di orologi svizzeri, che nel mese di settembre ha acquisito ulteriore velocità, toccando i 2,23 miliardi di franchi (2,27 miliardi di euro al cambio attuale), con un balzo di oltre 19 punti percentuali rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. I dati sono stati diffusi dalla Federazione dell’industria orologiera svizzera (Fh), che ha spiegato come nell’arco dei primi nove mesi del 2022 le esportazioni di segnatempo swiss made sino state pari a 18,1 miliardi di franchi, con un incremento del 12,6% year-over-year.
Come è noto, l’industria svizzera degli orologi genera oltre il 50% del fatturato mondiale del settore ed esporta più del 90% della sua produzione. Le cifre di settembre inquadrano l’undicesimo mese consecutivo di espansione del comparto.
Nel solo mese in oggetto, i maggiori mercati di sbocco dell’export di orologi, ad eccezione di Hong Kong, hanno registrato un segno positivo: Stati Uniti a +33,2%, Cina a +15%, Regno Unito a +18%, Giappone a +34,3%, Hong Kong a -2,8%, Singapore a +38,9%, Germania a +22,2%, Emirati Arabi a +36.1%, Francia a +6,6%, Italia a +12,9 per cento. Quanto alle tipologie di prodotti, il traino principale si conferma quello della gamma alta, cioè con prezzo superiore ai 3mila franchi, che a settembre ha registrato una progressione in valore del 23,8 per cento.