Un crescita annuale dei ricavi mid-to high single digit (quindi dal 5% a 9%) e un margine operativo che dovrebbe raggiungere il 15% nel 2027. È questo l’orizzonte del piano strategico quinquennale presentato nel suo ultimo Investror Day da Vf Corporation, cui fanno capo Vans, Supreme, The North Face, Timberland e Dickies, che scommette sul contributo positivo dei diversi mercati e canali di vendita.
Nello specifico, il compound annual growth rate dei ricavi di The North Face è previsto in crescita a una o due cifre, quello di Vans è stimato a una sola cifra e quello di Timberland sarà mid-single digit. Inoltre, Dickies dovrebbe riportare un aumento single digit, mentre per Supreme il balzo potrebbe essere anche low double-digit. Per confermare queste attese, il gruppo americano punta ad espandersi in ambiti che completino i suoi marchi attuali e andare a intercettare l’interesse dei consumatori per individuare nuove opportunità di crescita; gestire i marchi nelle diverse fasi del loro sviluppo, anche attraverso fusioni e acquisizioni; connettersi direttamente con i consumatori e operare in modo più efficiente, utilizzando dati e analisi, catene di approvvigionamento direct-to-consumer-centric e potenziando il digitale.
“Il nostro nuovo piano di crescita quinquennale dimostra che faremo leva sui comprovati punti di forza e sul modello distinto di Vf per offrire rendimenti superiori agli azionisti nel lungo termine”, ha affermato Steve Rendle, presidente e CEO di Vf Corporation. “Il contesto economico globale è cambiato radicalmente da quando abbiamo tenuto il nostro ultimo Investor Day, alla fine del 2019 – ha aggiunto Rendle -. Nonostante le significative disruptions degli ultimi tre anni, Vf ha affrontato con successo le sfide, diventando un gruppo agile, con una visione chiara”. Secondo il numero uno dell’azienda, i marchi di Vf rimangono dunque ben posionati per portare avanti “un percorso di crescita e successo su vasta scala”.
Tuttavia, a margine del medesimo appuntamento, Vf ha anche annunciato la revisione al ribasso dell’outlook per l’intero anno fiscale 2023, sulla scia di un secondo quarter deludente. Il giro d’affari dovrebbe infatti aumentare tra il 5 e il 6%, contro il +7% ipotizzato in precedenza. A rendere il management più cauto sono ovviamente le incertezze del mercato globale, ma anche un back-to-school sottotono del marchio Vans e le giacenze in aumento che in autunno si tradurranno in maggiori ribassi e occasioni promozionali, soprattutto in Nord America.