Una simbiosi, un parallelismo tra passato e presente. Il mondo geometrico e surreale di Froy unisce subculture dei nostri tempi, storie passate o mai scritte, e le traduce in capi dalle texture tridimensionali e vibranti. Brand di ricerca basato sulla maglieria, Froy sperimenta l’uso della pelle recuperata trattandola in maglia. Con una nuova capsule, Froy racconta lavorazioni antiche che plasmano forme moderne e contemporanee, generate con filati di pelle ora intrecciati, ora tessuti. Resistente nel tempo, tanto da arrivare nel futuro immaginato da Froy, la pelle parla un linguaggio universale e naturale, assumendo, con questa collezione, un aspetto nuovo. Grazie alla collaborazione con Lineapelle, Froy ha recuperato, con un processo di upcycling, pellame di archivio inutilizzato, massimizzando il valore della materia prima.
Ai capi di maglia in pelle si uniscono poi dei capi realizzati in un nuovo tessuto, nato grazie alla collaborazione con Colombo Industrie Tessili. Le due realtà hanno sviluppato un tessuto innovativo che riprende il concetto di pelle sostenibile, portando per primi sul mercato un materiale unico. Nella capsule questo tessuto dall’aspetto ricercato prende forma in capi scultorei, dai volumi plastici. Ai capi di maglia si uniscono quindi capi realizzati in tessuto, in un dialogo che racconta stratificazioni e intrecci surreali.
In occasione di Lineapelle Designers Edition, Froy ritrae la propria estetica con una installazione artistica che racconta una storia ben precisa. Gli scavi romanici, la medioevale Torre dei Gorani, le architetture contemporanee, nutrendosi del contesto che ospiterà la presentazione, fatto di epoche che si intrecciano e ritornano, Froy porta alla luce un’installazione che racconta lavorazioni antiche, ma lo fa plasmando forme moderne e contemporanee insieme ad EBE Collective, realtà nascente che mira al recupero di strutture obsolete e tessuti di scarto per ideare nuovi elementi di arredo.
Nasce così un’installazione polifunzionale, che non è solo oggetto artistico, ma unisce l’aspetto concettuale alla funzione di seduta. Realizzate in materiali di recupero con il minimo impatto possibile, le sculture uniscono la bellezza dei prodotti di Manifattura di Domodossola alla brutalità delle reti industriali, piegate in forme geometriche.
