Continua il percorso di crescita di Rosso 35, che, con una quota export dell’80%, trova in Europa e Stati Uniti le sue piazze straniere di riferimento. La strategia distributiva del brand femminile oggi conta circa 800 punti vendita, 600 dei quali all’estero, a cui si aggiungono il corner in Rinascente Duomo e i monomarca di Milano, in via Pontaccio 7, e Forte dei Marmi. “Crediamo di poter superare i 13 milioni di euro di fatturato nel 2022 per poi raggiungere i 16 milioni nel prossimo anno”, ha raccontato a Pambianconews Luca Signorelli, alla guida di Rosso 35 insieme alla sorella Paola, spiegando come lo showroom virtuale e B2b permetta oggi di raggiungere clienti che sarebbero altrimenti di difficile gestione. Il marchio ha chiuso il 2021 a quota 11 milioni di euro. Fuori dall’Italia, il 100% made in Italy di Rosso 35 registra risultati particolarmente positivi in Francia, Germania, Belgio, Nord Europa e negli Stati Uniti.
Per approfondire le origini di Rosso 35 bisogna tornare al 1973, quando Maria Laura Dellepiane e Gianni Signorelli fondano la Silky, azienda genovese specializzata nella produzione sartoriale di abbigliamento donna. Affermatasi sul territorio nazionale, intorno ai primi anni ‘90 l’azienda inizia ad estendere la sua impronta oltreconfine, partendo dal Giappone per estendersi poi a tutto l’Estremo Oriente e in alcune aree in Europa, esprimendo una chiara vocazione internazionale. L’ingresso in azienda dei figli Luca e Paola Signorelli consolida il percorso di continuità familiare che, nel 2006, vede il lancio del marchio Rosso 35, con l’obiettivo di ampliare il business dell’azienda oltre la produzione specialistica e di offrire al pubblico una collezione total look completa e continuativa.
Le collezioni Rosso 35 offrono un total look semplice e sofisticato: i modelli sono connotati da linee morbidamente minimal, armoniose nella loro essenzialità. Significativa è anche l’attenzione rivolta alla sostenibilità: l’azienda è al lavoro per tracciare il 100% della filiera entro il 2025. “Entro il 2030 vogliamo ridurre al minimo l’impatto ambientale della nostra azienda – ha concluso Signorelli -. Attualmente, ad esempio, tutto il packaging Rosso 35 utilizza materiale di riciclo. I tessuti che utilizziamo sono per l’80% italiani e in gran parte certificati, nel rispetto di standard ambientali e sociali elevati”.
