Trimestre sottotono per H&M. Il colosso svedese del fast fashion ha chiuso il periodo terminato ad agosto con vendite pari a 57,5 miliardi di corone svedesi (circa 5,38 miliardi di euro), in crescita del 3% rispetto al medesimo trimestre dell’anno fiscale precedente. Un risultato che si attesta al di sotto del 5% rispetto alle attese degli analisti, riporta Reuters, per via della pressione inflazionistica e i conseguenti rincari. Scenario che vede, a fronte di bollette più alte e spese più salate, diminuire il potere d’acquisto dei consumatori.
In valuta locale, le vendite hanno registrato una flessione del 4 per cento. “Il terzo trimestre ha avuto un inizio debole – si legge nella ufficiale diramata dall’azienda – in linea con il settore in molti dei principali mercati del gruppo”. Aggiunge però una nota positiva: “Le vendite sono poi migliorate durante il trimestre, con un inizio delle collezioni autunnali migliore rispetto allo scorso anno”.
La trimestrale si discosta dal risultato appena messo a segno dalla rivale Inditex, che ha chiuso un primo semestre dorato anche grazie alla performance degli ultimi tre mesi. Le ombre dell’attuale scenario macroeconomico, però, preoccupano anche il colosso spagnolo e rappresentano un’incognita per l’intero segmento del fast fashion e non solo.