Ricciarini archivia il primo semestre con una netta crescita dei ricavi che superano i livelli pre-pandemici. Nei primi sei mesi del 2022, infatti, l’azienda aretina ha messo a segno un incremento del turnover pari a +58%, stimando un fatturato di 25 milioni di euro a fine anno, cifra superiore al bilancio 2019, quello pre-Covid. Un punto di partenza importante per la realtà toscana che ha obiettivi ambiziosi in termini di fatturato per il medio-termine. “Il business plan 2023-2027 prevede il raddoppio dei ricavi dell’azienda”, spiega a Pambianconews Michele Ricciarini CEO di Ricciarini.
A guidare il processo di crescita dell’azienda tessile che si occupa di ideare, progettare e produrre tessuti per la moda e che conta uno stabilimento in Casentino e un altro a Prato, nonché due filiali a Shanghai e Istanbul, sarà l’operazione di rebranding e riorganizzazione distributiva appena conclusa. “Fino a poco tempo fa operavamo con cinque business unit e ognuna di queste presentava una tipologia di prodotto”, spiega Ricciarini, “di conseguenza eravamo presenti sul mercato con cinque brand distinti. Abbiamo capito che era giunto il momento di razionalizzare e riorganizzare la proposta. Ora tutta l’offerta è stata concentrata sotto l’egida di un unico marchio, Ricciarini appunto. Abbiamo riorganizzato l’offerta per tipologia di prodotto e di conseguenza la linea di produzione ma sul mercato, ora, è presente un solo marchio, cosa che consente di focalizzare meglio il brand”.
Il gruppo opera attraverso due canali distributivi e soprattutto in Italia, Francia e Spagna, mercati di riferimento per il marchio. “Il primo è quello dei brand di abbigliamento, l’altro è quello del retail dove vendiamo a sartorie e grossisti”, aggiunge il CEO. Il segmento dei marchi di moda è quello dove Ricciarini prevede la crescita maggiore nel medio termine. “Nella parte retail siamo già leader del mercato quindi il tasso di crescita è stabile, di conseguenza ci aspettiamo un incremento importante nell’altro canale”, aggiunge.
Altra leva strategica sarà l’impegno verso la sostenibilità, tema molto caldo anche nel mondo della moda. “Per Ricciarini la sostenibilità è un approccio collettivo e globale, è uno stile, un modo di pensare, un mindset grazie al quale interpretare lo spirito dei tempi”, spiega Michele Ricciarini che aggiunge: “Il nostro impegno per la sostenibilità è tangibile e concreto, ed abbraccia ogni fase del nostro lavoro. Per questo motivo, prendiamo in considerazione l’energia per realizzare i nostri materiali, il relativo consumo di acqua e i rifiuti prodotti durante l’intero ciclo di vita. Privilegiamo la scelta di materie prime rigenerate, seguendo criteri di salvaguardia dell’ambiente e il rispetto delle comunità. Queste sono caratteristiche imprescindibili per ogni azienda che operi a livello globale. Questi sono i punti cardini sui cui si basa il nostro ‘revamp’ aziendale. Veniamo da un periodo abbastanza difficile, un periodo che mi ha stimolato a guardare le cose da altri punti di vista, a trovare nuove chiavi di lettura. È in atto una fase di rinnovamento generale e la Ricciarini sarà tra i protagonisti di questa avventura”.