Semestrale molto positivo per il Gruppo Prada. Il player italiano ha chiuso la prima metà del fiscal year con ricavi da 1,9 miliardi di euro, in crescita del 22% rispetto al primo semestre del 2021. In particolare le vendite retail sono ammontate a 1,7 miliardi di euro (+26% rispetto al primo semestre 2021 e +38% rispetto al primo semestre 2019). Per quanto riguarda le categorie merceologiche, la pelletteria ha corso a velocità +18%, il prêt-à-porter a +32% e le calzature a +39 per cento.
Risultati positivi sul fronte della redditività: “l’arricchimento dell’offerta e l’efficienza operativa” hanno consentito di raggiungere un gross margin del 77,7%, un adjusted ebit margin del 17,4% e un utile netto di 188 milioni di euro, dai 97 milioni del primo semestre 2021. La posizione finanziaria netta al 30 giugno era positiva per 179 milioni.
Analizzando invece le performance delle aree geografiche, emerge come il mercato più sofferente sia stato, prevedibilmente, quello dell’Asia-Pacifico, le cui entrate nel periodo si sono fermate a 590 milioni di euro, in flessione del 7% sulla prima metà del 2021. Dalla metà del mese di marzo, circa il 30% (in media) dei punti vendita del Gruppo in Cina, spiega la nota ufficiale, è rimasto chiuso a causa del susseguirsi di vari lockdown. Le performance “molto positive” in Corea e Sud Est Asiatico hanno mitigato l’impatto della Cina, spiega il Gruppo.
L’Europa ha invece registrato una crescita dell’89%, grazie ai consumi locali e a un ritorno dei flussi turistici a partire dal secondo trimestre del 2022. Oltreoceano le vendite hanno messo a segno un +41% su base annua, ammontando a 360 milioni di euro, con una crescita a tripla cifra rispetto ai livelli pre-Covid. Migliorato il trend in Giappone, con una crescita del +28% rispetto al primo semestre 2021 e con vendite pari a 161 milioni. Infine, anche il Medio Oriente ha registrato “una solida performance”, con vendite in crescita del +24% rispetto al primo semestre 2021.
“Nei primi sei mesi del 2022 – ha dichiarato l’amministratore delegato Patrizio Bertelli – il Gruppo Prada è cresciuto sia in termini di ricavi, sia di margini, continuando a investire in creatività, know-how industriale e innovazione di prodotto, con una prospettiva di sviluppo di lungo periodo. La sostenibilità è al centro di tutte le nostre attività; vogliamo che le nostre scelte siano coerenti con la nostra identità e ci consentano di attrarre e ispirare i consumatori. Grazie alla nostra presenza globale e distribuzione geografica delle vendite, abbiamo più che compensato l’impatto derivante dai lockdown in Cina e dalle sanzioni alla Russia, dove il Gruppo continua a supportare il proprio personale nonostante la chiusura dei negozi”.
Prosegue, sottolineando il permanere di un clima di generale incertezza: “I risultati di luglio rimangono molto positivi, ma il panorama politico ed economico internazionale è decisamente incerto e ci induce a essere cauti. Tuttavia, continuiamo a eseguire la nostra strategia con sicurezza, per sfruttare appieno il potenziale dei nostri marchi. Siamo fiduciosi di raggiungere gli obiettivi finanziari e operativi di medio termine che ci siamo prefissati”.