Creare un’azienda e un brand moderni che potessero coniugare la tradizione artigianale italiana e un innovativo modello di vendita diretta. È questo l’obiettivo con cui, nel 2013, Enrico Casati e Jacopo Sebastio hanno lanciato Velasca, brand di calzatue e accessori artigianali.
“Prima di dar vita al progetto – hanno raccontato i due fondatori a Pambianconews – abbiamo girato l’Italia alla ricerca del miglior distretto calzaturiero in cui creare i modelli per la linea uomo. Il viaggio si è concluso quando siamo approdati a Montegranaro nelle Marche, luogo in cui 14 famiglie di artigiani lavorano dal 2013 alla produzione degli articoli Velasca. Attraverso questo modello di business, il nostro brand ha consentito una piena rinascita dell’artigianato, attività che, dopo essere stata per molti anni al centro dell’industria nazionale, risulta notevolmente sfavorita dalla diffusione di una produzione manifatturiera di stampo industriale. Il riscontro della collezione uomo è stato talmente positivo che nell’ottobre 2021 abbiamo deciso di lanciare Velasca Women, aprendo il primo negozio donna in piazza Giovine Italia a Milano, per rispondere alla crescente richiesta di una declinazione femminile dello stile Velasca”.
La crescita del brand passa anche attraverso il potenziamento della rete distributiva: “Nonostante Velasca sia un brand nato digitale – hanno precisato Casati e Sebastio -, abbiamo sempre immaginato il futuro del retail come l’integrazione tra online e offline. Il marchio conta a oggi 14 negozi, denominati ‘Le Botteghe’: 11 in Italia, distribuiti tra Milano, Roma, Torino, Bologna, Firenze, Napoli e Palermo, e 3 all’estero tra Parigi, Londra e New York. In programma per la primavera abbiamo l’apertura di due nuove Botteghe Velasca Women, a Roma e a Torino, e una Bottega della linea uomo a Brescia”.
Il business di Velasca è di matrice estera per il 39%, con Francia, Stai Uniti, Gran Bretagna, Germania e Danimarca che risultano tra i mercati più importanti. L’azienda, che oggi impiega 65 dipendenti diretti (metà nelle ‘Botteghe’ e il resto nel quartier generale di Milano), ha totalizzato un fatturato di circa 13 milioni di euro al 2021. Nei primi mesi del 2022, Velasca ha già registrato importanti tassi di crescita, con un +80% sia sul Q1 2021 che sul Q1 2020. Per il 2022, l’azienda stima di toccare i 18 milioni di euro.
Se prima della pandemia le vendite risultavano quasi bilanciate tra online e offline, rispettivamente 55% contro 45%, in seguito, il dato dell’online è comprensibilmente cresciuto fino a raggiungere il 70% nel 2020, per poi scendere a 65% nel 2021. “A oggi – spiega sempre il brand -, stiamo riscontrando un ribilanciamento delle vendite, con numeri positivi per l’online, che confermano la fiducia della nostra community, e dati in crescita anche per l’offline (43% nei primi giorni di aprile 2022). Questo dato testimonia il desiderio delle persone di riprendere a frequentare le Botteghe Velasca, che oltre a negozi fisici sono veri e propri luoghi in cui si possono respirare l’artigianalità e l’italianità in ogni dettaglio. Il nostro obiettivo, infatti, è raggiungere, anche grazie all’apertura delle nuove ‘Botteghe’, un rapporto online-offline di 60 a quaranta”.
Come naturale sviluppo del brand, infine, Velasca lavora sull’espansione verso nuove categorie merceologiche, ancora top secret. “Il punto di partenza delle nuove creazioni Velasca – hanno concluso Casati e Sebastio – sarà un viaggio alla scoperta di fornitori e artigiani che incarnino e condividano i nostri valori. Con loro, miriamo a instaurare un rapporto solido e duraturo volto a ideare insieme pezzi originali e portare nel mondo la bellezza e l’unicità del made in Italy”.