Continua la staffetta delle fiere fashion. Calato il sipario sulla Grande Mela, si accendono oggi i riflettori su Londra. La fashion week impegnerà la capitale britannica fino a martedì 22 febbraio, tra luci e ombre. Saltato l’appuntamento di gennaio dedicato al menswear, la kermesse si articola in quattro giorni di collezioni co-ed autunno/inverno 2022-23 sotto la consueta guida del British Fashion Council (Bfc) e con la sponsorizzazione di Clearpay.
Tante defezioni, pochi big e molte sfilate off-schedule, ma anche una nutrita schiera di stilisti emergenti: non sorprende che si prospetti così l’evento londinese ai blocchi di partenza, di cui era stato recentemente annunciato il calendario provvisorio. In programma ci sono oltre 130 nomi, 37 sfilate dal vivo, nove presentazioni, cinque appuntamenti, 34 eventi e 66 attivazioni digitali. Il formato è quindi di nuovo ibrido, tra online e offline, ma aumentano i designer che scommettono sulle sfilate in carne e ossa.
Balzano inevitabilmente agli occhi i grandi assenti. Primo fra tutti Burberry, lo storico brand anglosassone che aveva già disertato dalla fashion week dello scorso settembre e che sta sperimentando nuovi format e tempistiche per presentare le proprie collezioni. Il marchio affidato al timone creativo di Riccardo Tisci ha infatti appena annunciato di sfilare fuori calendario, sempre nella capitale inglese, l’11 marzo.
Ma non è l’unico: Victoria Beckham, Mulberry, Emilia Wickstead, Christopher Kane, Jw Anderson e Alexander McQueen sono gli altri big che non calcheranno la passerella della kermesse. McQueen, in particolare, sfilerà a New York il prossimo 15 marzo.
Presente invece l’immancabile Vivienne Westwood, che spicca nel palinsesto di lunedì con uno show digitale. Protagonisti anche i nomi di punta della scena britannica, tra cui Erdem, Simone Rocha, Richard Quinn e Roksanda, nonché una nuova generazione di creativi made in Uk. L’emergente Nensi Dojaka, innanzitutto, vincitrice dell’Lvmh Prize 2021, ma anche Asai, Bethany Williams, Conner Ives, Feng Chen Wang, Yuhan Wang e Nicholas Daley. Al debutto oggi anche la label Poster Girl, già amata da celebrity come Dua Lipa, Kylie Jenner e l’italiana Chiara Ferragni.
Nonostante lo sfondo pandemico e le difficoltà legate alla Brexit, con l’allentamento delle restrizioni anti-Covid la fiducia e l’attesa verso la fashion week sono cresciute, ha spiegato Caroline Rush, leader del Bfc. “Non vedo l’ora di vedere emergere la creatività più incredibile. Questo è ciò per cui Londra è conosciuta e di cui siamo molto orgogliosi”.