Otb si lascia alle spalle la pandemia e conferma ambiziosi target di crescita organica, forte di una posizione finanziaria netta di 383 milioni di euro. L’obiettivo, da qui al 2024, è un incremento dei ricavi del 20% anno su anno.
Il gruppo di moda e lusso, cui fanno capo Diesel, Jil Sander, Maison Margiela, Marni, Viktor&Rolf, le aziende Staff International e Brave Kid, e una partecipazione nel brand Amiri, ha presentato oggi il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, evidenziando un fatturato di 1,53 miliardi di euro (esclusi altri ricavi non ricorrenti pari a 130 milioni di euro), in crescita del 16,2% rispetto al 2020 e in linea con il 2019. Il risultato netto si attesta a quota 142 milioni di euro, in progressione di 141 milioni di euro sul 2020 e di 140 milioni sul 2019. Le vendite hanno raggiunto 1,456 miliardi, in aumento del 18% rispetto al 2020 trainate dal comparto luxury (Marni, Maison Margiela, Jil Sander e Viktor&Rolf).
L’ebitda gestionale di Otb, al netto delle componenti non ricorrenti, è pari a 258 milioni di euro (+47% rispetto all’anno 2020 e +36% rispetto a due anni fa), mentre gli investimenti ammontano a 47 milioni, con un focus particolare sullo sviluppo del network retail, sull’innovazione digitale e sulla logistica.
Come anticipato, i brand del comparto luxury di Otb hanno superato i livelli pre-pandemia: il segmento è cresciuto del 49% rispetto al 2020 e del 55% sul 2019. In evidenza l’incremento di fatturato del 25% rispetto al 2020 di Maison Margiela, a conferma di un trend positivo, avviato già nel 2019, che ha portato a una crescita complessiva del brand del 107% nell’arco del triennio 2019-2021.
Durante il primo anno di direzione creativa di Glenn Martens, Diesel ha intrapreso un percorso di evoluzione non solo stilistica: con il 2021 il brand ha sostanzialmente completato il processo di riqualificazione della distribuzione che è passato attraverso il taglio della parte non più in linea con la nuova strategia.
Tra i fatti rilevanti per l’esercizio 2021, inoltre, c’è il perfezionamento dell’acquisizione del 100% di Jil Sander. Le sinergie attivate dal gruppo di Breganze (Vicenza) hanno consentito a Jil Sander di raggiungere in 9 mesi il break even operativo e di generare cassa.
“Forte del lavoro svolto in questi anni – ha commentato Ubaldo Minelli, AD di Otb -, il gruppo potrà intraprendere con maggiore slancio i prossimi passi previsti dall’ambizioso piano strategico con orizzonte temporale 2024. Certamente le nostre piattaforme produttive e distributive, che contraddistinguono il modello industriale del gruppo, saranno una delle basi su cui poggerà il nostro sviluppo. Il 2021 è anche l’anno in cui abbiamo deciso di rimodulare la governance di tutta la catena logistica, oggi interamente sotto la nostra responsabilità, e soprattutto abbiamo perfezionato l’acquisizione di Jil Sander che, grazie alla ‘cura Otb’, ha raggiunto il break even in 9 mesi”.
All’interno del modello industriale della società si è rafforzato il ruolo strategico di Staff International. “Il presidio della filiera produttiva – si legge nella nota -, che anche per il 2021 ha potuto beneficiare del sostegno finanziario di Otb attraverso il progetto C.A.S.H., si è dimostrato ancora una volta una carta vincente per supportare il made in Italy e creare valore per tutta la filiera”. Alla piattaforma industriale si è aggiunta l’integrazione di tutte le attività di logistica che da novembre sono passate sotto il controllo di Otb.
“Sono scelte strategiche – ha continuato Minelli – che hanno l’obiettivo di accrescere il nostro posizionamento nel settore del lusso, di sostenere la crescita nei canali digitali e diretti e di aumentare la rilevanza di Otb su mercati chiave come gli Stati Uniti, o dal grande potenziale di sviluppo come tutta l’area Asia Pacific, Cina in primis”. Nell’Ex Celeste Impero Otb conta 80 monomarca in 16 diverse città, un numero destinato a raddoppiare nei prossimi tre anni.
Il 2021 ha visto una forte spinta degli investimenti sui canali diretti del gruppo, con l’apertura di 38 nuovi punti vendita e il rafforzamento del canale e-commerce (le vendite dirette online segnano un +34% sul 2019; il digitale genera, a seconda dei brand, tra il 25 e il 30% delle vendite). La piattaforma omnichannel Moon è già stata adottata da Marni. A breve faranno lo stesso anche Maison Margiela e Jil Sander.
Nonostante investimenti crescenti, la posizione finanziaria netta del gruppo è positiva ed è migliorata
di oltre 200 milioni di euro rispetto al 2020, attestandosi, come detto in avvio, a quota 383 milioni di euro. La crescita è uno dei punti chiave di un percorso che potrebbe portare il gruppo a valutare un’apertura verso il mercato dei capitali.
“I valori che da sempre contraddistinguono il Gruppo Otb – ha aggiunto Renzo Rosso, presidente del player italiano – sono l’impegno nel promuovere creatività, diversità e coraggio, la velocità e l’agilità, il supporto dei talenti e il sostegno dell’intera filiera. Queste saranno le direttrici che guideranno la crescita del Gruppo anche negli anni a venire, con uno sguardo attento alla sostenibilità, che per me è sempre stato un investimento a lungo termine”.
“Oggi – ha concluso Rosso – guardiamo anche alle evoluzioni più rilevanti del virtuale e del metaverso, per essere ancora una volta precursori in un ambito del tutto nuovo in cui crediamo con convinzione, tanto da essere stati i primi ad aver investito nella creazione di una newco (BVX) che possa traguardare l’intero gruppo verso nuovi e innovativi orizzonti di business. Vogliamo continuare a rafforzare la nostra posizione quale polo internazionale della moda e del lusso non convenzionale, the Brave & Alternative Luxury Group, aprendo il nostro gruppo anche ad altri brand che possano abbracciare la nostra filosofia”.
Infine, nel 2021 è stata lanciata la strategia di sostenibilità “Be Responsible. Be Brave”. I risultati della corporate carbon footprint saranno rendicontati per la prima volta nel 2022 con la redazione del Bilancio di Sostenibilità di Otb.