L’esordio di Camille Miceli sarà all’ombra dei Faraglioni. La stilista italo-francese, nominata direttrice artistica di Emilio Pucci lo scorso settembre, svelerà la sua prima capsule collection disegnata per lo storico brand il 29 aprile a Capri. La casa di moda fiorentina aveva comunicato che avrebbe evitato le sfilate e le consuete tempistiche stagionali. L’ultimo evento dal vivo della maison risale al febbraio 2020 quando, durante Milano Moda Donna, allestì la sfilata per la collezione realizzata in collaborazione con Christelle Kocher della griffe Koché in veste di guest designer.
Oltre ad essere la prima donna a guidare il brand, Miceli è anche la prima stilista a tempo pieno dopo Massimo Giorgetti, il fondatore di Msgm, che lasciò Pucci nel 2017. Precedentemente il ruolo era stato ricoperto da Peter Dundas, Matthew Williamson, Christian Lacroix e Julio Espada. Dopo la collaborazione con Koché anche Tomo Koizumi ha collaborato nelle vesti di guest designer. Lo scorso giugno è stata lanciata a sorpresa una capsule collection in collaborazione con il marchio streetwear americano Supreme.
Il percorso professionale di Miceli comprende numerose esperienze in noti luxury brand. Dopo uno stage da Alaïa alla fine dei suoi studi, ha cominciato la carriera nel 1989 lavorando nelle relazioni pubbliche per Chanel. Nel 1997 è entrata a far parte di Louis Vuitton in qualità di ready to wear communication director, poi nel 2002 in qualità di fashion jewellery creative director e fine jewellery consultant. Nel 2009 è stata nominata creative director for fashion jewellery e creative consultant for leather goods per Christian Dior Couture.
A giugno, Lvmh ha completato l’acquisizione del marchio arrivando al 100% del capitale della maison. A marzo il gruppo aveva fatto sapere di essere impegnato in un riassetto della maison a partire dalla revisione della struttura organizzativa e retail.