L’eccellenza del made in Italy reagisce all’emergenza sanitaria. A testimoniarlo con vivido orgoglio è Antonella Solaroli, fondatrice e amministratore di Donna Esse, azienda romagnola che si distingue per la capacità di sviluppare progetti stilistici a 360° per numerosi marchi del lusso. Dopo un’intensa esperienza professionale a fianco di suo padre, l’imprenditrice ha fondato passo dopo passo una realtà in grado di aiutare gli stilisti e le aziende a sviluppare i propri progetti garantendo impegno, riservatezza e standard di precisione elevati propri del made in Italy.
“La pandemia mi ha aiutata a stilare una lista degli aspetti più importanti per potenziare il nostro lavoro. Per la prima volta ho sentito il bisogno di programmare con maggior attenzione i nostri obiettivi a medio-lungo termine. Ho scelto di investire nella forza lavoro di Donna Esse puntando sulla progettualità e sul nostro personale qualificato. Sento la responsabilità delle famiglie da cui dipende la stabilità dell’azienda, ecco perché ho deciso di non frenare le nostre potenzialità”.
Grazie alla sua rinomata expertise Donna Esse non ha solo fronteggiato le difficoltà legate al Covid-19 ma ha addirittura incrementato i propri successi economici. “Il fatturato 2021 – spiega Solaroli – supera i 5,3 milioni di euro segnando un aumento record dell’86% rispetto all’esercizio precedente. Numeri importanti che mi hanno spinta ad essere più selettiva nei confronti dei clienti partner. Preferisco investire in marchi che vedo al mio fianco anche tra cinque anni anziché puntare su progetti estemporanei, privi di ambizioni a lungo termine”.
Tra i fiori all’occhiello di Donna Esse c’è la versatilità, la capacità di venire incontro alle esigenze dei suoi clienti, di sperimentare, di azzardare quando è necessario, percorrendo strade spesso inesplorate. “Ritengo che l’essenza del made in Italy risieda proprio nella versatilità, nella capacità di risolvere problemi, creare soluzioni, far sì che un prodotto possa essere realizzato al massimo delle sue potenzialità di vendita. Il mio team è oggi in grado di creare in poco tempo un ventaglio di opportunità da offrire ai marchi che scelgono di affidarsi a noi. Siamo passati da essere un laboratorio a fare squadra con le maison”, racconta la manager. Oltre ai fashion brand affermati l’azienda romagnola crede fermamente nell’importanza della new wave di creativi italiani; alle label storiche affianca progetti indipendenti di stilisti emergenti della scena italiana e internazionale.
Come è possibile aumentare la velocità in un periodo storico in cui tanti competitor decelerano o addirittura si fermano? “Abbiamo puntato sull’etica reale, quella fatta di correttezza e produttività, senza farci ingannare dalle scorciatoie. Abbiamo investito su alcuni clienti lasciandone andare altri, senza compromessi e, cosa di cui vado fiera, senza licenziare nessuno, pagando tutti i fornitori entro le scadenze. Ho seguito il mio istinto e oggi sono orgogliosa di essere riuscita a portare Donna Esse all’apice delle sue possibilità”, conclude Solaroli.
Per ulteriori informazioni: www.donnaesse.it