Il 2021 è stato l’anno degli Nft. Dall’arte alla moda, fino ai videoclip e alla musica, le vendite dei Non-Fungible Token’, ovvero dei certificati di autenticità digitale che designano, in quanto virtuali, dei contenuti intangibili e potenzialmente replicabili all’infinito, hanno raggiunto nel 2021 la vertiginosa cifra di circa 25 miliardi di dollari. È quanto mostrano i dati condivisi del market tracker DappRadar, anche se verso la fine dell’anno ci sono stati segnali di rallentamento della crescita .
Lo scorso anno, i prezzi di alcuni token non fungibili sono aumentati esponenzialmente. Il mondo dell’arte è stato il più veloce nell’incassare, con le case d’asta che vendono Nft che rappresentano semplici cartoni animati per milioni di dollari senza che oggetti fisici passino di mano. Ad esempio, un’opera d’arte di Nft ha raggiunto il record di 69,3 milioni di dollari in una vendita di Christie’s a marzo.
Nel frattempo, anche alcune delle più importanti maison del lusso, tra cui Dolce & Gabbana, Hermès e Gucci, hanno venduto i propri Nft.
Il volume delle vendite, appunto, è stato di 24,9 miliardi di dollari nel 2021, rispetto ai soli 94,9 milioni di dollari dell’anno prima. Le vendite hanno raggiunto il picco ad agosto, poi sono diminuite a settembre, ottobre e novembre prima di riprendere a salire a dicembre, come hanno mostrato i dati del più grande mercato Nft, OpenSea. Circa 28,6 milioni di portafogli hanno scambiato questi certificati di proprietà virtuali nel 2021, rispetto a circa 545mila nel 2020.