Il gruppo Carvico guarda con ottimismo alla fine del 2021 e all’arrivo del 2022. Lo ha raccontato la sua presidente Laura Colnaghi Calissoni a Pambianconews in occasione dell’inaugurazione della mostra ‘Settecento!’, nella cornice di Palazzo Morando, a Milano. Protagonisti dell’exhibition sono tre sontuosi abiti del XVIII secolo presentati per la prima volta al pubblico grazie alla donazione, nel 2019, da parte di Amicæ, associazione impegnata a sostenere il Museo di Palazzo Morando e il Museo del Risorgimento e a far conoscere il grande patrimonio culturale delle collezioni civiche milanesi, anch’essa presieduta dalla stessa Calissoni. Di primo piano il contributo del gruppo tessile lombardo e del suo marchio ammiraglio Eurojersey, con risultato “una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato”, ha spiegato la presidente.
I capi, appartenuti a un’antica famiglia di Castiglione delle Stiviere, sono tutti databili fra la fine degli anni 60 e la prima metà degli anni 70 del ‘secolo dei Lumi’: un ritrovamento da cui scaturisce un percorso narrativo che vede i tre abiti dialogare con capi, tessuti e accessori dello stesso periodo già presenti nelle collezioni del museo e prestiti provenienti dalla Fondazione Antonio Ratti di Como e collezionisti privati.
Una medaglia al valore per il gruppo Carvico, che si appresta a chiudere un anno “iniziato in maniera non particolarmente esaltante – ha raccontato Calissoni – ma migliorato nel corso dei mesi. Oggi il problema, però, è quello di evadere gli ordini e affrontare le criticità della supply chain”.
Un’inversione di tendenza nella performance della realtà tessile b2b che, se intorno a settembre-ottobre era in linea con i livelli del 2019, ora ha superato il pre-Covid e pensiamo di chiudere tra il +5% e il 7% sui due anni dopo un 2020 in calo del -19% rispetto all’anno precedente. Prosegue l’imprenditrice: “C’è stato un importante rimbalzo reso però difficile dai rincari a livello di energia, trasporti e materie prime ed è difficile mantenere i prezzi che avevamo una volta”. Riguardo il 2022, la presidente non si sbilancia in previsioni, ma l’auspicio è quello di proseguire il trend di ripresa cavalcando il risveglio della domanda e dei consumi.
All’orizzonte anche nuove acquisizioni per il gruppo lombardo, sull’onda della febbre M&A che negli ultimi sei mesi ha fatto collezionare al settore circa dieci operazioni di aggregazione. “Stiamo ultimando l’acquisizione di un’azienda tessile nel piacentino, nel campo del circolare, che ci consente di produrre laddove siamo in difficoltà con i macchinari per mancanza di spazio, per via del reshoring che sta interessando realtà che prima producevano lontano dall’Europa”, ha anticipato Calissoni.
E, riguardo alla sostenibilità, il gruppo Carvico rivendica un impegno che ha precorso i tempi: “Già nel 2007 con Eurojersey abbiamo iniziato a parlare di green vision e ‘SensitivEcoSystem’, a testimonianza di come avessimo già colto l’importanza di intraprendere una produzione più pulita e sostenibile. Sia a livello di materie prime impiegate sia di modalità di produzione. Eurojersey, inoltre, ha recentemente pubblicato il suo primo report di sostenibilità, in cui ogni singolo passaggio è monitorato e a basso impatto ambientale. Continueremo ad andare avanti su questa strada”.