Lvmh investe sui talenti e sulla tutela dei mestieri d’eccellenza, da sempre motore delle produzioni di alta gamma. A confermarlo è lo stesso gigante del lusso che, in occasione dell’evento ‘Show me‘ presso il Teatro Odeon di Firenze, ha annunciato oltre 2mila assunzioni in Italia entro tre anni, e un piano a livello globale da 8mila nuovi posti nel 2022 e 30mila entro il 2024. “In Italia, come in tutti i nostri Paesi culla dei savoir-faire, è urgente rendere attraenti i nostri Mestieri d’Eccellenza, che comprendono professioni di settori quali creazione, artigianato e vendita. Il gruppo prevede oltre 2mila nuove assunzioni in Italia entro tre anni in questi campi. Per questo motivo, per Lvmh impegnarsi e agire allo scopo di ri-valorizzare e trasmettere questi know-how d’eccezione è fondamentale”, ha dichiarato Chantal Gaemperle, direttrice risorse umane e sinergie del colosso parigino, che con il programma ‘Excellent’, lanciato quest’anno in Francia e in via di implementazione in Italia dal 2022, sensibilizza i più giovani sui mestieri di savoir-faire affinché li guardino con occhi diversi per spingerli a sceglierli.
Altagamma stima che entro il 2025 in Italia vi sarà scarsità di oltre 270mila professionisti dei mestieri d’eccellenza, di cui 46mila solo nel settore della moda e della pelletteria. Grazie all’Istituto dei Mestieri d’Eccellenza (Ime), con sede in Italia dal 2017, Lvmh è riuscita a formare 300 apprendisti nel Paese. L’Ime in Italia propone 10 programmi di formazione in alternanza in 10 mestieri e 14 maison partner. Creato nel 2014, l’Ime ha già formato 1.400 apprendisti a livello globale in sei Paesi (Francia, Svizzera, Italia, Spagna, Germania e Giappone). Per l’inizio del nuovo anno accademico, sono 339 i nuovi apprendisti che si sono iscritti all’Ime. Inoltre, 18 maison del Gruppo hanno sviluppato scuole di savoir-faire interne sul modello dell’Académie de l’Art des métiers Loro Piana, dell’École des Savoir-Faire maroquiniers Louis Vuitton o della Sephora University.
“Nonostante la difficile congiuntura abbiamo mantenuto gli impegni in termini di formazione – ha precisato Gaemperle -. Quest’anno è stato un anno record in cui abbiamo accolto 300 apprendisti nel mondo e continueremo ad investire. Infatti abbiamo creato una carta per l’impegno nei mestieri di eccellenza”. Si tratta del patto “We for me” (Worldwide engagements for Metiers d’Excellence) firmato dalle 75 maison del gruppo per il lancio di una serie di iniziative (tra cui, appunto, il programma Excellent o il progetto Les Virtuoses Lvmh).
“Sono felice di partecipare a questo evento per il mio ruolo in Lvmh, ma soprattutto da italiano – ha aggiunto Toni Belloni, direttore generale di Lvmh -. In Italia il gruppo è presente nei vari distretti industriali con 30 sito produttivi. Le nostre aziende collaborano inoltre con 5mila realtà fornitrici, per la produzione specializzata di alcuni prodotti, e 100mila persone occupate nell’indotto. Siamo clienti esigenti, ma siamo anche partner di lungo periodo: diamo opportunità di crescita a chi lavora con noi, con visibilità, supporto alla formazione e supporto in direzione della trasparenza e sostenibilità dei processi. Di fatto aumenteremo anche l’integrazione di filiera. Alla base del nostro impegno per la supply chain made in Italy c’è la volontà di valorizzare relazioni di lungo termine con i nostri fornitori, con medie di 10 anni e punte di 40 anni di partnership, e che in alcuni casi, come per la conceria Masoni, ci portano ad acquisire delle partecipazioni in queste realtà”.
Il manager ha quantificato gli investimenti di Lvmh sul territorio italiano attorno ai 100 milioni di euro all’anno. Tra i siti di produzione c’è anche la nuova ‘Fabrica’ (questo il nome scelto) di Fendi, uno stabilimento da 12mila metri quadrati a Bagno a Ripoli, che aprirà a settembre 2022. È infine previsto un ulteriore ampliamento della capacità produttiva di Thélios, in Veneto.