L’utile trimestrale di H&M torna ai livelli pre-pandemia. Nel periodo 1 giugno-31 agosto 2021, terzo quarter dell’esercizio fiscale del numero due del fast fashion mondiale, i profitti di H&M hanno toccato quota 6,09 miliardi di corone svedesi (circa 597 milioni di euro), con un balzo del 158% sul corrispondente periodo del 2020 e un +22% sul 2019. Il risultato ha inoltre battuto le attese del consensus Refinitiv, ferme a 5,05 miliardi di corone. Come anticipato nelle scorse settimane, nel Q3 le vendite hanno segnato un +14% oltre i 55 miliardi di corone, con un +22% del canale online. Le vendite sono cresciute meno del previsto a causa delle restrizioni legate al Covid-19 in Asia e Oceania, che hanno quindi rallentato il ritorno ai livelli pre-pandemici già in atto nelle altre regioni.
“L’aumento dei profitti del gruppo H&M nel trimestre è il risultato di collezioni ben accolte, con un numero maggiore di vendite a prezzo pieno, ribassi inferiori e un buon controllo dei costi – ha dichiarato la CEO del colosso svedese, Helena Helmersson -. Con la nostra continua trasformazione e la nostra offerta ben posizionata per i clienti, siamo ottimisti sul fatto che vedremo una crescita a lungo termine, redditizia e sostenibile”.
“Le nuove collezioni autunnali sono state ben accolte – ha spiegato alle agenzie il management di H&M -. Le vendite a settembre 2021 sono state leggermente superiori rispetto al mese corrispondente dell’anno precedente in valute locali, anche se la domanda non è stata pienamente soddisfatta a causa di interruzioni e ritardi nella catena di fornitura dei prodotti”.
La CEO Helmersson ha precisato come i principali colli di bottiglia, causa dei ritardi, si siano verificati nella produzione, nei trasporti e nei porti. La situazione starebbe ora migliorando dal punto di vista dei fornitori, ma H&M si starebbe preparando a “ulteriori ritardi nelle consegne nel trimestre in corso”.
Quanto ai primi nove mesi dell’anno fiscale, l’utile netto di H&M è stato di 8,3 miliardi di corone svedesi, contro una perdita di 1,61 miliardi di corone anno su anno. Le vendite nette si sono attestate a 142,15 miliardi di corone, con un aumento del 5,7% su base annua.