Durante Milano Moda Donna, Gucci ha attivato il progetto digitale Vault. Il marchio che fa capo al gruppo Kering ha svelato attraverso un’istallazione in Piazza Sempione il nuovo concept store online ideato dal direttore creativo Alessandro Michele. La piattaforma polifunzionale include numerosi oggetti d’archivio rimessi a nuovo e personalizzati, pronti per la vendita. A poche ore dal lancio molti dei prodotti sono già andati sold out, è il caso di una borsa Bamboo degli anni 60 o di una gonna in seta con stampa floreale del 1999. Sono però ancora disponibili numerosi item, tra cui una valigia in tessuto Crystal GG del 1970 e una borsa bianca a spalla degli anni 60. Sugli scaffali virtuali di Vault ci sono pezzi Gucci second-hand o provenienti da archivi, scelti in prima persona da Michele e dagli esperti archivisti del marchio, in seguito completamente restaurati. Su alcuni pezzi unici lo stilista è intervenuto per personalizzarli. Ogni articolo vintage è unico e numerato e venduto in una confezione dedicata. “Quando trovo questi oggetti per me sono delle reliquie, delle reliquie mutanti – spiega in una nota il designer -. Li abbiamo curati, li abbiamo selezionati perché abbiamo sentito il timbro della loro voce, li abbiamo messi in questa specie di vetrina e li ho anch’io trattati con amore perché io li ho tutti rivisti, riguardati, e sono diventati delle meraviglie”.
Altro fiore all’occhiello di Vault, termine che in francese significa ‘caveau’, è l’ampio spazio dedicato a numerose proposte di talenti emergenti. La maison spiega che gli articoli saranno resi disponibili nell’arco dell’anno a intervalli regolari in quantità limitate a garanzia di una selezione esclusiva. “Per me lo shopping non è semplicemente comprare delle cose – dichiara Michele-. È instaurare un legame con loro, entrarci in relazione. Proprio questo legame oggi si è espanso. Nella mia mente ho sempre avuto l’idea di realizzare un luogo in perenne evoluzione dove poter svolgere conversazioni impossibili tra oggetti di provenienza, autori ed epoche differenti: protagonisti di un dialogo tra passato e presente, in grado di originare stimoli per il futuro. Mi sono detto: Perché un brand di moda dove c’è un direttore creativo non può ospitare uno spazio di contaminazioni espressive, estetiche, sociali?”.
I designer presenti ora sono Ahluwalia, Shanel Campbell, Stefan Cooke, Cormio, Charles de Vilmorin, Jordanluca, Yueqi Qi, Rave Review, Gui Rosa, Bianca Saunders, Collina Strada, Boramy Viguier e Rui Zhou. Gucci continua così un percorso intrapreso già nel novembre 2020 quando gli stessi designer presentarono le proprie collezioni attraverso fashion film sulle piattaforme digitali del GucciFest.
La maison guidata da Marco Bizzarri ha chiuso la prima metà del 2021 con ricavi da 4,4 miliardi di euro, con un aumento rispetto al medesimo periodo del 2020 del 50,3% su base comparabile che l’ha riportata ai livelli pre-pandemia. In particolare nel secondo trimestre la casa di moda ha totalizzato +86,1% su base comparabile, con vendite a gestione diretta in aumento del 93% sul 2020 e del 10,7% sul 2019.