È il balzo del mercato americano a spingere il primo trimestre di Richemont che, nei tre mesi al 30 giugno scorso, ha registrato vendite più che raddoppiate. Il fatturato del colosso svizzero dell’hard luxury, che controlla tra gli altri Cartier, Iwc e Montblanc, è infatti cresciuto, su base annua, del 121% (129% a tassi di cambio costanti) a 4,4 miliardi di euro. Questo dato segna un +18% (+22% a cambi costanti) rispetto allo stesso quarter del 2019.
La performance, spiega la nota di Richemont, è stata guidata dalle maison di gioielleria e orologeria, rispettivamente a +132 e 136% (+142 e +143% al netto degli effetti valutari). La gioielleria, inoltre, evidenza un +38% (+43% a cambi costanti) rispetto al primo trimestre del 2019, mentre il segmento degli specialist watchmakers supera il dato pre-pandemia di 6 punti percentuali.
A livello geografico, rispetto al 2020, Richemont evidenza un balzo in tutti i mercati in cui è presente. Tracciando invece un confronto con il 2019, “l’aumento delle vendite del 22% è stato trainato da forti progressioni a due cifre nelle Americhe (+47% ndr), Asia Pacifico, Medio Oriente e Africa. Le vendite in Europa sono diminuite del 15%, poiché la domanda da parte della clientela locale non ha potuto compensare l’arresto dello shopping turistico”. Tra i canali di vendita, retail e online superano i livelli pre-crisi (rispettivamente a +35% e +29%), mentre persiste una maggiore sofferenza del wholesale (-3% rispetto al 2019).
Richemont ha anche annunciato cambiamenti nella sua direzione generale e nel suo consiglio di amministrazione. Cyrille Vigneron, CEO di Cartier e Nicolas Bos, numero uno di Van Cleef & Arpels, non faranno più parte del senior executive committee e non si candideranno per la rielezione nel cda all’assemblea generale dell’8 settembre.
Anche Philippe Fortunato, al vertice della divisione Fashion & Accessories, Emmanuel Perrin, responsabile della distribuzione dei marchi di orologi, e Frank Vivier, chief transformation officer, non faranno più parte della direzione generale. Quest’ultima sarà unicamente costituita dal presidente Johann Rupert, dal CEO Jérôme Lambert, e dal CFO Burkhart Grund che si candideranno anche per la rielezione nel board.
In mattinata le azioni di Richemont perdevano circa 1,5 punti percentuali alla Borsa di Zurigo.