Spartoo punta alla Borsa. Il marketplace francese specializzato in abbigliamento, scarpe e accessori ha annunciato nella giornata di ieri che il documento di registrazione per un’offerta pubblica iniziale per l’ingresso in Borsa su Euronext Growth a Parigi è stato approvato dall’Autorité des Marchés Financiers (Amf).
“Siamo convinti che una quotazione in borsa ci consentirà di accelerare la nostra strategia di crescita sostenibile, fondata dal 2006 su trasparenza, indipendenza e impatto sociale, caratteristiche di una cultura aziendale condivisa dai nostri 410 dipendenti di 26 nazionalità”, ha commentato in una nota Boris Saragaglia, co-founder, presidente e CEO dell’e-tailer. “Questo progetto di Ipo è pienamente allineato con la nostra volontà di rafforzare la nostra offerta di moda, comprese le calzature, segmento principale su cui abbiamo stabilito la nostra leadership, sviluppando nel contempo la proposta”. Per Saragaglia la quotazione “è anche un’opportunità per aumentare la consapevolezza del marchio Spartoo al fine di capitalizzare le attuali solide dinamiche dell’e-commerce”.
Come riportato da Fashionnetwork, durante un incontro telefonico con la stampa il manager ha dichiarato di voler raccogliere “circa trenta milioni di euro” e “avere un flottante intorno al 30%”.
Nel 2020 Spartoo ha venduto più di 3 milioni di paia di scarpe, e il sito web ha attirato 14 milioni di visitatori unici al mese. Con sede a Grenoble, il marketplace rivendica di avere “una delle più ampie scelte di articoli di moda in Francia e in Europa, con 8mila marchi e 700mila referenze”. Il gruppo, ex proprietario del produttore di scarpe André, ha acquistato a fine 2020 i marchi Jb Martin e Christian Pellet. Il patrimonio netto di Spartoo attualmente è di 15 milioni di euro e il debito è di 6,6 milioni di euro.