Ralph & Russo è l’ennesima vittima della pandemia di Covid-19. Nella giornata di ieri, il brand di haute couture e ready-to-wear fondato a Londra nel 2010 da Tamara Ralph and Michael Russo è entrato in amministrazione controllata. L’annuncio è stato dato in un post tramite il profilo Instagram del brand, nel quale si legge che “questa difficile decisione è stata presa per contribuire a garantire il continuo successo dell’azienda e per ristrutturare l’attività dopo che l’economia dei retail è stata duramente colpita dalla pandemia di Covid 19 in tutto il mondo”. E poi, “siamo incredibilmente orgogliosi della nostra posizione unica nel mercato come uno dei marchi di lusso più esclusivi al mondo, ottenuta tramite il duro lavoro, la determinazione e l’amore per ciò che facciamo. È nostra intenzione che l’azienda continui a funzionare per tutto questo tempo e restiamo pienamente impegnati a supportare la nostra clientela globale incredibilmente fedele e il nostro meraviglioso staff, senza i quali niente di tutto ciò sarebbe stato possibile”.
Come riportato da Wwd, la società avrebbe nominato Paul Appleton di Begbies Traynor Group e Andrew Andronikou di Quantuma Advisory come amministratori, che ora studieranno “tutte le possibili opzioni per garantire il futuro della griffe celebrata a livello mondiale” a beneficio di tutte le parti interessate.
Ralph & Russo è l’ultimo di una lunga lista di marchi e retailer britannici a crollare sotto il peso dei lockdown. Lo scorso aprile, Debenhams era finita in amministrazione controllata, mentre a dicembre il gruppo Arcadia, controllante di otto brand retail tra cui Topshop, ha fatto la stessa fine.
Nel luglio 2019 La Perla Fashion Investment B.V. aveva scommesso su Ralph & Russo rilevando una quota di minoranza del brand per una cifra di 50 milioni di dollari (circa 41 milioni di euro).