Ratti, società comasca specializzata nella creazione, produzione e distribuzione di tessuti e accessori di alta gamma a livello internazionale, archivia i primi nove mesi dell’anno con un fatturato di 49,8 milioni di euro, in diminuzione di 34,4 milioni di euro (-40,9%) rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente.
Il calo delle vendite ha riguardato tutte le aree di business: la divisione Lusso, che produce tessuti per abbigliamento e rappresenta il 48,3% del fatturato totale, ha registrato una contrazione del 42,9% a 24 milioni di euro, e la divisione Collezioni, relativa ai segmenti abbigliamento e camiceria, che equivale al 22,2% del totale, è scesa del 42% a 11 milioni di euro. I risultati delle altre divisioni sono: Carnet (10,3% del totale) a 5,1 milioni di euro (-33,6%); Fast Fashion (4% del totale) a 1,99 milioni (-52,8%); Ratti Studio (9,9% del totale) a 4,9 milioni (-33,6%) e Arredamento (4,6% del totale) a 2,27 milioni (-33,8%).
Per quanto riguarda le aree geografiche, l’andamento delle vendite evidenzia una diminuzione diffusa a tutti i principali mercati di sbocco, con particolare riferimento al territorio domestico, pari al 40,6% del giro d’affari totale, che ha chiuso il periodo con un fatturato di 20,2 milioni di euro (-46,4%), e ai Paesi dell’Unione Europea (35,9% del totale), che sono scesi del 34,2% a 17,9 milioni. Gli Stati Uniti hanno registrato un calo del 50,9% a 2,3 milioni, il Giappone del 32% a 1,4 milioni e il resto del mondo del 36,3% a 7,9 milioni.
“L’eventuale prolungamento o inasprimento delle misure di restrizione adottate a livello globale potranno ancora influenzare, nei prossimi mesi, le attività e i risultati del gruppo – ha precisato la società -. Nell’attesa che il quadro sanitario, sociale ed economico permetta la piena ripresa delle attività, il gruppo ha portato avanti il proprio piano di efficientamento di tutte le voci di spesa, con l’obiettivo di proteggere il valore dei propri asset e mitigare gli effetti negativi collegati alla situazione attuale. Allo stesso tempo, sulla base di una solida posizione patrimoniale e finanziaria, sono proseguiti gli investimenti in impianti e tecnologie considerati prioritari per il perseguimento degli obiettivi strategici di medio-lungo termine”.