Tiffany & Co ha ricevuto l’approvazione normativa della European Commission per l’acquisizione da 16 miliardi di dollari (circa 13,5 miliardi di euro) da parte del colosso francese Lvmh. A dichiararlo, confermando quanto anticipato da Reuters a metà ottobre, è stato lo stesso player americano della gioielleria. Con l’ok dell’Ue, l’operazione ha ora tutti i via libera per il completamento, ma resta in stallo a causa della battaglia legale in corso tra le due parti.
“La Commissione – si legge su Ansa – ha concluso che la concentrazione proposta non solleverebbe problemi di concorrenza date le quote di mercato moderate dell’entità combinata, la presenza di un numero significativo di fornitori terzi e il recente ingresso di diversi nuovi concorrenti”.
Tiffany ha infatti citato in giudizio il gruppo guidato da Bernard Arnault presso la Corte del Delaware, accusando Lvmh di aver intenzionalmente rallentato la finalizzazione del deal. Quest’ultimo era stato annunciato come il più grande takeover dell’industria del lusso. Il gruppo guidato da Alessandro Bogliolo ritiene che il gigante parigino abbia cercato di rinegoziare l’accordo originario, stretto a novembre 2019, prima dello scoppio della pandemia di Covid-19 e del conseguente impatto economico per aziende e Paesi di tutto il modo. Lvmh ha denunciato Tiffany a sua volta, ritenendo che la società statunitense sia stata gestita malamente durante la pandemia di Covid-19.