Le difficoltà in cui versa Kidiliz mettono a rischio anche la forza lavoro in Italia. A settembre il colosso francese del kidswear, dal 2018 di proprietà dei cinesi di Semir, è stato posto in amministrazione controllata dal tribunale commerciale di Parigi, condizione replicata anche nella filiale nostrana che conta oltre mille dipendenti. Stando a quanto reso noto da Filcams Cgil ora sarebbe in bilico il destino occupazionale di 600 impiegati italiani distribuiti su una rete di circa 150 negozi, principalmente a marchio Z, sparsi in tutto il Paese.
“Il prossimo 15 ottobre – riporta il sito della Federazione Italiana – si concluderà la raccolta delle offerte di acquisto prevista dalla procedura francese, ma non vi è alcuna garanzia che possano esserci investitori interessati al ramo italiano del gruppo, anche perché non è stata data adeguata comunicazione di tale bando in Italia né tantomeno sono stati coinvolti i livelli istituzionali del nostro Paese. Agendo con maggior tempestività nella pubblicazione del bando di vendita ed eventualmente aprendo una procedura omologa anche in Italia, che ancora potrebbe essere aperta come ‘procedura secondaria’, si sarebbe potuto raggiungere un ventaglio più ampio di possibili acquirenti”. A tal proposito Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno indetto uno stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo in tutto il territorio nazionale.