Indietro non si torna. Il presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana Carlo Capasa crede fermamente nel connubio tra sfilate live e condivisione digitale. La Milano fashion week, al traguardo oggi, ha visto l’alternarsi di eventi dal vivo e contenuti online. Nonostante l’emergenza sanitaria da Covid-19, nel capoluogo lombardo sono state allestite ben 23 sfilate fisiche, superando di grand lunga New York, Londra e anche Parigi ai blocchi di partenza oggi. Alle passerelle tradizionali si sono aggiunti 41 filmati trasmessi sulla piattaforma di Cnmi e i diversi canali dei singoli brand: “Il digitale – ha dichiarato a Pambianconews Capasa – si è guadagnato un posto importante. Poi, l’uso che ne faremo è tutto da vedere. La stessa sfilata fisica trasmessa in digitale ha un riscontro numerico pazzesco, non credo ne potremo fare a meno in futuro e affineremo ancora di più il mezzo e il senso delle cose. Ci sono momenti che possono restare solo fisici o solo digitali, altri in cui c’è convivenza. Lo show fisico è molto importante specialmente per gli addetti ai lavori, e trasferisce un’emozione immediata che a volte è difficile replicare con il digitale. Credo che fisico e digitale si compenetrino, si possono usare entrambi i mezzi e stiamo facendo proprio questo in maniera fluida. Si andrà sempre di più verso un affinamento del linguaggio; fisico e digitale hanno dimostrato di essere essenziali nella moda e credo nessuno possa pensare di abbandonare uno dei due”
Capasa ha parlato pochi minuti prima di Budapest Select, show dedicato al programma di mentoring di Cnmi e Hungarian Fashion and Design Agency.
“Grazie alle partnership con Kommersant Publishing House per la Russia, Tencent Video per la Cina continentale, The Asahi Shimbun per il Giappone e The New York Times per gli Stati Uniti, abbiamo creato un network fortissimo per raccontare le nostre storie. A luglio abbiamo superato i 16 milioni di utenti durante la nostra prima fashion week digitale e credo che questa edizione raccoglierà anche maggior successo”, ha spiegato il manager ricordando alcuni degli highlights della fashion week. “Sono fiero dell’energia di brand e imprenditori. La voglia di superare il momento è forte: Prada ha dato vita a un esperimento digital bellissimo; la sfilata di Dolce & Gabbana nel calendario ufficiale è un passp magnifico; Valentino che viene a Milano dà un contributo enorme alla settimana della moda, in un momento di difficoltà questo contributo conta tanto”, ha proseguito Capasa.
Nei giorni scorsi il quotidiano francese Le Figaro aveva descritto la Milano fashion week come un “fiasco annunciato”.
Capasa risponde con diplomazia: “Non credo sia il momento di fare polemiche né graduatorie tra fashion week. Noi siamo cercando di fare il massimo, cerchiamo di supportare al meglio l’industria della moda convivendo con il virus. Non sappiamo quanto durerà, quindi dobbiamo trovare delle modalità positive di convivenza con la situazione attuale: noi italiani siamo resilienti, siano flessibili e ci adattiamo sempre alle situazioni”.
Grazie al secondo step del programma di mentoring internazionale siglato da Cnmi Hungarian Fashion & Design Agency, sono stati mostrati al pubblico italiano 5 brand ungheresi che hanno iniziato il loro percorso nel 2019 come mentee del Fashion Development Mentoring Program. Per la quarta volta i designer ungheresi hanno potuto svelare le proprie collezione durante Milano fashion week sotto l’egida del brand Budapest Select: “È un progetto – ha dichiarato Capasa – su cui investiamo molto tempo ed energia, si è creata una connessione forte come testimonia il livello delle collezioni e l’interesse da parte di buyer e giornalisti. In un momento delicato come questo essere presenti a Milano durante la fashion week è una grande opportunità per i designer ungheresi”.
Bata-Jakab Zsófia, CEO di Hungarian Fashion and Design Agency ha espresso la sua soddisfazione: “Siamo qui per la quarta volta con una nuova selezione di marchi, grazie al lavoro di Cnmi sempre più fashion brand emergenti ungheresi possono farsi conoscere dagli addetti ai lavori durante la Milano Fashion Week. Ad esempio nel 2019 Elysian ha vinto il Buyers Award e lo stesso premio è stato assegnato a Cukovy lo scorso febbraio. Milano rappresenta una piattaforma preziosa per i nostri talenti in erba”.
Dopo Mfw, i 5 brand ungheresi Kata Szegedi, Mero, Nini, Thefour e Zia Budapest mostreranno le proprie collezioni anche durante la Budapest Central European Fashion Week dal 6 al 7 ottobre.