Amazon accelera sul fronte sostenibile, rendendo il rispetto del clima un criterio di posizionamento sul (proprio) mercato. Secondo quanto riportato da Business of Fashion, questa settimana il colosso dell’e-commerce inizierà a etichettare i prodotti che soddisfano determinate certificazioni di sostenibilità sul suo sito web statunitense. Per qualificarsi per la nuova etichetta Climate Pledge Friendly di Amazon, il cui simbolo sarà una ‘clessidra alata’, i prodotti dovranno aver ottenuto almeno una delle diciannove certificazioni che garantiscono che l’articolo abbia un impatto ambientale ridotto. Il colosso ha esaminato centinaia di certificazioni di sostenibilità per garantire che i suoi standard di selezione fossero solidi. Le certificazioni includono Cradle to Cradle, Fairtrade, il Global Organic Textile Standard e lo standard di chimica pulita Bluesign Product. L’azienda ha anche progettato una propria certificazione verificata esternamente per riconoscere i prodotti con un design più efficiente, il che significa che la loro spedizione richiede meno imballaggi ed energia.
I prodotti coinvolti saranno circa 25.000 delle più svariate categorie, tra cui moda, bellezza e articoli per la casa. In un primo momento l’iniziativa sarà lanciata negli Stati Uniti, ma Amazon sta pensando di espanderla in altri Paesi in un futuro prossimo. “Questo progetto ha come obiettivo quello di aiutare i clienti nello scoprire articoli più sostenibili e incoraggiare i marchi a produrre prodotti più eco”, ha affermato il fondatore e CEO del colosso americano Jeff Bezos.
Il gruppo sta intensificando il proprio impegno per migliorare il suo impatto ambientale, compresi i suoi sforzi per ridurre al minimo i rifiuti, investire in infrastrutture di riciclaggio e offrire ai clienti opzioni per riutilizzare e riparare vecchi articoli. L’anno scorso, Bezos ha co-fondato The Climate Pledge, un impegno aziendale per raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2040. Quest’anno, ha lanciato un fondo da 2 miliardi di dollari incentrato sul sostegno alle imprese e alle innovazioni che aiuteranno a decarbonizzare l’economia. Ed è proprio lo scorso 17 settembre che l’azienda ha comunicato i primi destinatari degli investimenti di The Climate Pledge Fund: CarbonCure Technologies, Pachama, Redwood Materials, Rivian e Turntide Technologies. “Il Climate Pledge Fund investe in aziende visionarie i cui prodotti e servizi possono potenziare un’economia a basse emissioni di carbonio”, ha affermato Bezos. “Oggi, sono entusiasta di annunciare che stiamo investendo in un gruppo di società che stanno canalizzando la loro energia imprenditoriale per aiutare Amazon e altre società a raggiungere lo zero netto entro il 2040, e mantenere il pianeta più sicuro per le generazioni future”.
Stando a quanto riportato da Business of Fashion, alcuni critici rimangono diffidenti nei confronti dell’iniziativa di Amazon, in quanto ritengono che i prodotti devono soddisfare solo una delle certificazioni, ma ciò che si qualifica come sostenibile può essere molto più ampio.
Nel mondo della moda, alcuni retailer, tra cui Net-a-Porter e Farfetch mettono già in evidenza prodotti e marchi che soddisfano determinati criteri etici o ambientali. Quest’ultimo, nel mese di giugno, ha lanciato un tool che rende noto ai clienti il peso ambientale di ciò che selezionano, evidenziando, per contro, i benefici di un acquisto second-hand. Selfridges e Zalando hanno fatto un ulteriore passo avanti, imponendo l’esame di sostenibilità ai brand clienti.