La pandemia pesa sui conti di Tod’s che archivia il primo semestre dell’anno registrando ricavi a quota 256,9 milioni di euro, in calo del 43,5% rispetto al 2019. Nello specifico, nel solo secondo trimestre i ricavi sono stati pari a 104,1 milioni, in calo del 56,3 per cento. In calo, nei sei mesi, tutti i brand del gruppo, ovvero Tod’s (-46,1%), Roger Vivier (-39,2%), Hogan (-41,9%) e Fay (-42,2 per cento).
“Il veloce espandersi dei contagi in tutto il mondo ha determinato un peggioramento nel secondo trimestre, rispetto al primo, dato che quasi tutti i negozi sono rimasti chiusi per la maggior parte del periodo”, ha commentato Diego Della Valle, presidente e AD del gruppo. “Abbiamo adottato una politica di forte prudenza e abbiamo deciso di limitare le consegne di prodotto su entrambi i canali di vendita, per limitare il rischio di invenduto. Ci siamo ancora più concentrati sul canale e-commerce, che sta crescendo molto bene, ci sta dando ottimi risultati e ci permette di raggiungere anche molti nuovi clienti”.
L’ebitda adjusted è risultato pari a 12,3 milioni, pari al 4,8% dei ricavi, e si confronta con un valore di 80,4 milioni del primo semestre l’anno scorso. “A fronte di una leggera flessione del margine industriale, prevalentemente dovuta alle maggiori attività di sconto sulle collezioni della Primavera/Estate, l’ebitda ha risentito della più alta incidenza sui ricavi dei costi operativi, sebbene parzialmente attenuata dall’attenta e oculata politica di revisione dei costi”, riporta la nota ufficiale. L’ebit adjusted è risultato negativo per 64,1 milioni (rispetto ad un risultato positivo di 5,8 milioni nel 2019), mentre il risultato netto è stato pari a -80,6 milioni (contro una perdita di 5,7 milioni del primo semestre 2019). L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2020 è invece pari a 157,9 milioni, in peggioramento rispetto ai 92,4 milioni di giugno 2019,
“Nelle ultime settimane – continua Della Valle – stiamo vedendo incoraggianti segnali di ripresa, in particolare in Cina, dove stiamo registrando tassi di crescita a doppia cifra, mentre l’Europa e le Americhe restano deboli, fortemente penalizzate dall’assenza di turisti. I risultati del corrente esercizio saranno quindi inevitabilmente influenzati dalla pandemia, anche se è ancora prematuro dare indicazioni quantitative, data l’incertezza sull’evoluzione della situazione”.
Il titolo del gruppo, in mattinata, ha registrato perdite superiori al 7 per cento.