Puma ha archiviato il secondo trimestre con vendite in flessione del 32,3% a 831,1 milioni di euro. L’ebit ha registrato un valore negativo per 114,8 milioni di euro, mentre lo scorso anno era positivo a 80,3 milioni di euro. Anche i margini operativi lordi sono scesi al 43,9%, soprattutto, spiega Puma, a causa dei forti sconti applicati e della svalutazione dell’inventario.
“Il secondo trimestre del 2020 è stato il più difficile che abbia mai vissuto”, ha commentato il CEO Bjørn Gulden. “La priorità numero uno era la salute e la sicurezza del nostro personale, la numero due garantire finanziamenti e liquidità per sopravvivere alla crisi e infine gestire l’attività a breve termine nel miglior modo possibile senza distruggere lo slancio a medio termine del nostro marchio”.
A livello geografico, nonostante la Cina abbia già registrato una ripresa con una crescita del 15,6%, le vendite nell’area Asia e Pacifico sono diminuite nel periodo del 14,2%, soprattutto a causa di una debole ripresa in Giappone e India. La situazione in Emea e nelle Americhe, invece, è peggiorata in modo significativo con la chiusura della maggior parte dei negozi di proprietà e di quelli gestiti da Puma, nonchè degli store dei partner retail nei mesi di aprile e maggio. Qui, le vendite sono calate del rispettivamente del 30% e del 43,1% a cambi costanti.
Inoltre, tutte le divisioni di prodotto hanno registrato un calo a doppia cifra delle vendite a cambi correnti, con le calzature in calo del 34,1%, l’abbigliamento del 32,2% e gli accessori del 18,2 per cento.
Considerando i 6 mesi, i ricavi sono risultati in riduzione del 15,4% a 2,130 milioni di euro, mentre l’ebit riporta un risultato negativo pari a 43,6 milioni di euro quando il corrispettivo semestre dello scorso anno era positivo per 222,8 milioni di euro.
Guardando al futuro, Gulden ha affermato che la strategia per il medio termine saranno “investimenti nello sviluppo dei prodotti, investimenti continui nel marketing e incontri di sell-in digitali con i partner del retail”. Impossibile, al momento, fare previsioni sull’andamento dell’intero anno.