Smcp, il gruppo francese che controlla Sandro, Maje, Claudie Pierlot e De Fursac, ha archiviato il secondo trimestre registrando vendite in flessione del 45,8% a 144,1 milioni di euro (-47% su base organica).
“Come anticipato, la pandemia di Covid-19 ha avuto un forte impatto sulle nostre vendite nel corso del trimestre – ha commentato Daniel Lalone, CEO di Smcp -. Tuttavia, dall’inizio di maggio abbiamo assistito a un progressivo miglioramento delle nostre vendite dovuto alla graduale riapertura dei negozi”.
E per quanto riguarda l’e-commerce, che ha registrato degli ottimi risultati in tutto il mondo, Lalone ha affermato: “Il digitale fa parte dei principali driver del gruppo da anni e ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di supportare le nostre vendite nonostante le misure di blocco in tutte le nostre regioni”.
Per quanto riguarda i singoli marchi, Sandro ha messo a segno un fatturato di 71,5 milioni di euro, in calo del 45% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Seguono Maje con ricavi a 53,8 milioni (-49%) e gli altri brand con un totale di 18,8 milioni di vendite.
Considerando i 6 mesi, i ricavi sono risultati in riduzione del 33,5% a 372,8 milioni di euro, contro vendite per 540,3 dell’anno precedente.
In Francia ed Emea, le entrate sono diminuite rispettivamente del 49,6% e dell’55,1% su base organica, mostrando un graduale miglioramento delle vendite nel corso del trimestre con la progressiva riapertura dei negozi. Al contempo, il gruppo ha generato una solida prestazione in merito alle vendite online in Europa (+39,7%). Nelle Americhe, dove la situazione rimane tuttora difficile, le vendite sono scese del 69,8% su base organica, con un aumento del 21,4% dell’e-commerce. Infine, nell’area Asia-Pacifico, le vendite sono calate del 19,1% su base organica. Nella Cina continentale, il gruppo ha registrato un graduale miglioramento nel corso del trimestre, tornando alla crescita delle vendite a giugno. Parallelamente, il canale e-commerce rimasto ha registrato ottimi risultati (+17,2% di vendite).
Lalone si dimostra ottimista per il futuro: “Nonostante le persistenti incertezze del mercato, ho fiducia nella nostra capacità di superare questa crisi, grazie alla forza del nostro modello di business, all’attrattiva dei nostri marchi e all’impressionante impegno dei nostri team”.