Cambio ai vertici di Tapestry, il gruppo americano che detiene i marchi Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman. Dopo 14 anni nel ruolo di chairman e neanche uno in quello di CEO, Jide Zeitlin ha rassegnato le dimissioni dal gruppo e dal cda per motivi personali, con effetto immediato. “È stato un privilegio guidare Tapestry. Ho un’incredibile fiducia nel potenziale di crescita dell’azienda”, ha dichiarato il manager.
Al suo posto, è subentrato il direttore finanziario Joanne Crevoiserat, con la carica di interim CEO, mentre Susan Krop ricoprirà la carica di presidente del cda. Nel mentre, la holding sta avviando la ricerca di un nuovo CEO permanente, valutabile anche tra i manager interni.
Zeitlin era divenuto CEO di Tapestry lo scorso settembre al posto di Victor Luis che, dal 2006, aveva guidato la trasformazione della società Coach, specializzata in pelletteria di lusso, in gruppo di moda multimarca posizionato nel segmento del lusso accessibile. Con i suoi 30 anni di esperienza finanziaria e operativa, e un decennio passato nel cda della società, Zeiltin era stato incaricato all’epoca di trovare un nuovo CEO. Tuttavia, lo scorso marzo, aveva detto che avrebbe continuato a guidare l’azienda per i prossimi tre anni.
“Zeitlin ha fornito contributi significativi a Tapestry negli ultimi 14 anni, prima come direttore, poi come presidente e, più recentemente, come amministratore delegato – ha affermato Krop in una nota -. Durante il suo incarico di CEO, ha svolto un ruolo chiave nel guidare lo sviluppo dell’agenda di crescita strategica di Tapestry. È importante sottolineare che ha guidato con uno scopo in questi tempi senza precedenti. Lo ringraziamo per tutto ciò che ha fatto per l’azienda e ci impegnamo a continuare questo importante lavoro”.
Inoltre, nella nota si legge che, nonostante la crisi legata alla diffusione del Covid-19, i risultati del quarto trimestre fiscale, che saranno pubblicati il prossimo 13 agosto, hanno superato le aspettative, con livelli di rimanenze in calo rispetto all’anno precedente e la riduzione delle promozioni, andata a sostegno dei margini lordi.
A fine marzo, la società aveva chiuso il terzo trimestre dell’esercizio fiscale in corso con una perdita netta di 622 milioni di euro e un giro d’affari di 1,07 miliardi di dollari (circa 983 milioni di euro), in calo del -19,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.