Puntare sulle aggregazioni di aziende. È questa la formula per la ripresa di Carlo Mazzi, presidente del gruppo Prada, che ha parlato all’evento ‘L’economia d’Italia dalla moda al biotech, la formula Toscana’, organizzato da Rcs. “Spererei che ci fossero aggregazioni tra aziende, e sarebbe positivo un interscambio tra società italiane ed estere, invece troppo spesso solo quelle italiane passano di mano”, sono le parole del manager riportate da Mf Fashion. “Manca la mentalità a questo tipo di processi e da soli, con i piccoli capitali italiani, non possiamo farcela”.
Ma non solo aggregazioni, per il sistema manifatturiero italiano serve anche formazione e pratica. “Se da un lato l’Italia ha sviluppato competenze per distretti, dall’altro il retaggio teorico della formazione va integrato con aspetti di carattere tecnico e pratico per non disperdere le competenze, magari verso Paesi stranieri, anche se la pandemia ha fatto capire che l’outsourcing ha alcuni limiti. Per questo serve un impegno pubblico-privato per la valorizzazione della formazione e dell’avviamento professionale”.
Dal punto di vista strettamente legato al gruppo, Mazzi ha spiegato che Prada ha “riavviato le attività con uno spirito assolutamente positivo sia del management che dei dipendenti. Ricevo messaggi da tutti i negozi che abbiamo nei 40 Paesi del mondo e vedo l’entusiasmo di chi capisce il valore del lavoro”.