Primo trimestre sotto le attese per Tiffany, che però conferma le prospettive dell’operazione di acquisizione da parte di Lvmh. Nei tre mesi al 30 aprile scorso, il player newyorkese della gioielleria ha registrato ricavi netti in calo del 45% a 555,5 milioni di dollari (492 milioni di euro), con vendite comparabili in flessione del 44 per cento. Le stime di Wall Street inquadravano vendite trimestrali per 703 milioni di dollari.
La perdita netta è stata di 64,6 milioni di dollari (o 0,53 dollari per azione), contro profitti per 125 milioni di dollari (o 1,03 dollari per azione) nello stesso periodo dell’anno precedente.
Il lockdown imposto dalla pandemia Covid-19, con il 70% dei negozi di Tiffany ancora chiusi al 30 aprile 2020, ha ovviamente penalizzato la performance del retail. Di contro, l’e-commerce ha segnato un +23% a livello globale, trainato da Stati Uniti e Regno Unito. Inoltre, se da un lato le vendite sono diminuite in Europa (-40%), Giappone (-40%) e Americhe (-45%), dall’altro la Cina Continentale ha evidenziato una ripresa. Dopo il -85% e il -15% del primo e del secondo mese del trimestre, l’Ex Celeste Impero ha infatti segnato un +30% ad aprile, per poi accelerare (+90%) nel mese di maggio.
Nel commentare i risultati trimestrali, Alessandro Bogliolo, numero uno di Tiffany, ha espresso ottimismo riguardo agli accordi con il colosso del lusso Lvmh. “Sono fiducioso – ha detto Bogliolo – che i giorni migliori di Tiffany rimangano davanti a noi e sono entusiasta di continuare il viaggio con Lvmh al nostro fianco. Sul tema della fusione, siamo lieti che nelle ultime settimane ci siano stati ulteriori progressi con il processo antitrust. La scorsa settimana, in particolare, abbiamo ottenuto l’autorizzazione per la transazione dal Federal antimonopoly service of Russia e siamo stati informati a fine maggio che l’autorità messicana per la concorrenza ha dichiarato il nostro deposito completo”.
Queste dichiarazioni arrivano dopo le speculazioni su una possibile rinegoziazione dell’offerta di Lvmh per Tiffany e della dichiarazione ufficiale del gigante di Parigi: “In relazione alle recenti indiscrezioni di mercato, Lvmh conferma che non sta valutando l’acquisto di azioni Tiffany sul mercato”, rifersce la nota di Lvmh dello scorso 4 giugno.