La crisi innescata dal Covid-19 e le proteste di Hong Kong pesano sul quarto trimestre di Ralph Lauren. Il brand americano ha infatti archiviato il quarter al 28 marzo scorso con ricavi netti in calo del 15% a quota 1,3 miliardi di dollari (circa 1,5 miliardi di euro). A livello geografico, tutti i principali mercati hanno registrato un declino, ovvero il Nord America (-11% a 629 milioni di dollari), l’Europa (-19% a 353 milioni) e l’Asia, (-22% a 214 milioni). Nonostante il calo diffuso, il brand, come riportato da Reuters, ha registrato nel periodo un balzo del 76% del canale online in Cina, e ha inoltre affermato che, poiché la maggior parte dei suoi negozi nell’area sono ormai aperti, nel secondo trimestre la crescita delle vendite sul territorio potrebbero tornare ai livelli pre-Covid. Sempre nel Q4, il brand ha registrato, su base reported, una perdita di 249 milioni, contro l’utile di 32 milioni l’anno precedente.
Nell’intero anno fiscale 2020, Ralph Lauren ha registrato ricavi per 6,2 miliardi di dollari (-2%), su cui hanno inciso i cali di Nord America (-2% a 3,1 miliardi), Europa (-3% a 1,6 miliardi) e Asia (-2% a 1 miliardi). L’utile netto è stato di 384 milioni, contro i 431 milioni dell’anno precedente.
Per quanto riguarda l’anno fiscale 2021 e il primo trimestre dell’anno, “a causa dell’alto livello di incertezza e della situazione in evoluzione riguardante il Covid-19, sospendiamo tutte le linee guida future”. In ogni caso, “prevediamo che i nostri risultati finanziari per entrambi i periodi saranno significativamente influenzati negativamente dalla pandemia”.