Dopo il -9,2% registrato lo scorso febbraio, l’export degli orologi svizzeri chiude marzo con un calo del 21,9% a 1,4 miliardi di franchi (circa 1,3 miliardi di euro). A renderlo noto, come sempre, sono i dati della Fédération de l’industrie horlogère suisse, che sottolinea come sia indicativo del momento globale soprattutto il -41,3% registrato dai volumi di vendita.
A livello geografico, la maggior parte dei mercati ha segnato un calo brusco, a partire dall’Italia, che segna un -57 per cento. Giù anche Hong Kong (-41,3%) e i mercati europei più colpiti dal Covid-19 (Francia -48%, Germania e Regno Unito -33 per cento). Per contro, dopo il crollo di febbraio, marzo ha visto la ripresa del mercato cinese, dove l’export di lancette elvetiche segna un +10%, e un “impressionante +21%” degli Stati Uniti.
La nota della Fédération de l’industrie horlogère suisse si conclude anticipando il probabile ulteriore deterioramento del mercato nel mese di aprile.