“Dopo 24 trimestri in crescita a doppia cifra, non è facile trovarsi a fronteggiare una perdita di fatturato importante, avere oltre la metà del network di negozi chiuso e forti discontinuità nella catena produttiva e logistica”. Con queste parole Remo Ruffini accompagna i risultati del primo trimestre 2020 di Moncler, azienda di cui è presidente e CEO, facendo riferimento all’emergenza Covid-19 che ha travolto il sistema economico mondiale. Nel periodo in esame, la maison ha realizzato ricavi pari a 310,1 milioni di euro, in calo del 18,1% a cambi correnti rispetto ai 378,5 mln registrati nel medesimo lasso di tempo del 2019.
Tutte le aree geografiche hanno subito un decremento: l’Italia, influenzata dalla chiusura totale di tutte le attività non commerciali a partire dal 9 marzo e da una precedente riduzione del traffico, ha segnato -24,5% dei ricavi a cambi correnti. Nell’area Emea i ricavi sono diminuiti del 6,4% con un’ottima performance del canale retail nelle prime settimane del trimestre. In Asia e nel resto del mondo i ricavi sono diminuiti del 22,5%. Giappone e Corea hanno sovraperformato il resto dell’area grazie a una solida domanda locale; la Cina continentale a iniziato a marzo a mostrare alcuni segnali di ripresa. Hong Kong, invece, ha continuato a registrare risultati negativi. Le Americhe segnano -22,1% a causa di una netta riduzione del traffico e delle misure attuate dal Governo per far fronte all’emergenza Coronavirus.
Il canale retail di Moncler ha conseguito ricavi pari a 236,3 milioni di euro, registrando un calo del 18,9% a tassi di cambio correnti rispetto ai 291,4 mln nel primo trimestre dell’esercizio 2019. Il canale wholesale è passato da 87,1 milioni di euro a 73,7 mln con un calo del 15,3% a cambi correnti.
Al 31 marzo 2020 la rete di negozi monomarca conta 213 punti vendita diretti retail e 64 shop-in-shop. Alla fine di marzo ben 111 punti vendita diretti Moncler erano temporaneamente chiusi e 19 store sono stati chiusi temporaneamente nelle prima tre settimane di aprile. Nel corso del primo trimestre 2020 la società ha inaugurato il primo negozio in Ucraina, a Kiev.
Il cda della società ha deliberato di revocare la proposta di distribuzione dei dividendi sugli utili dell’esercizio 2019 precedentemente approvata e di proporre all’assemblea degli azionisti dell’11 giugno di riportare a nuovo l’utile dello scorso esercizio.
Ruffini ha comunicato di rinunciare al proprio eventuale compenso variabile relativo all’esercizio 2020 e di rinunciare fin da ora alla possibile designazione quale beneficiario del ‘piano di performance shares 2020’ in caso di approvazione del piano da parte dell’assemblea degli azionisti il prossimo 11 giugno. Il CEO ha aggiunto che il proprio compenso fisso relativo all’esercizio 2020 sarà destinato a iniziative benefiche in favore di enti e istituzioni impegnati nell’emergenza Covid-19. Anche gli altri amministratori esecutivi hanno comunicato di rinunciare al proprio eventuale compenso variabile per l’esercizio 2020.
“Questi tre mesi saranno ricordati come uno spartiacque tra il ‘prima’ e il ‘dopo’. Ci siamo trovati difronte a un ‘nemico’ sconosciuto veloce e globale. Abbiamo capito che per affrontarlo servivano azioni tempestive. Adesso, dopo diverse settimane di emergenza sanitaria, dobbiamo pensare al dopo, alla ripartenza. E dobbiamo farlo anche cogliendo l’opportunità che ci viene offerta di ripensare il sistema a tutti i livelli”, ha dichiarato Ruffini.
All’inizio del lockdown Moncler ha dato vita a una task force interna dedicata alla gestione di questa emergenza sanitaria mettendo in atto procedure per salvaguardare la salute dei dipendenti e del proprio business, dallo smart-working agli investimenti sul canale digitale. Sono stati rinviati tutti i progetti non essenziali e alcuni progetti retail, portando a una riduzione del 30% degli investimenti previsti per l’anno. In termini di marketing, sono state sospese alcune campagne pubblicitarie ed alcuni eventi, inoltre sono stati ridotti i budget per i media tradizionali. Per limitare il “rischio magazzino” la società ha ridotto la produzione della collezione A/I 2020.