Ovs rallenta, ma recupera marginalità e aumenta la quota di mercato nel 2019. L’esercizio è terminato con ricavi pari a 1,37 miliardi di euro, con una lieve riduzione dell’1,5% di vendite riconducibile alla strategia di minori immissioni di merce unitamente alla minor leva promozionale. Nonostante il mercato domestico risulti ancora una volta in contrazione (-3,9%), è proseguito l’aumento di quota di mercato, salita ora all’8,1 per cento. L’ebitda rettificato di 156,3 milioni di euro, in aumento di 12,1 milioni dal 2018, ha evidenziato un recupero di 31 milioni nel secondo semestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+49%).
Il risultato d’esercizio rettificato è ammontato a 57,7 milioni di euro, in aumento di 2,6 milioni rispetto al 2018, mentre la posizione finanziaria netta rettificata è scesa a 309,9 milioni dai precedenti 375,8 milioni registrati al 31 gennaio 2019, con una generazione di cassa di oltre 65 milioni nell’anno e un progressivo deleverage che ha portato il ratio sull’ebitda sotto due volte. Come atteso, il flusso di cassa nel secondo semestre 2019 è stato particolarmente significativo e si è attestato a 104 milioni di euro contro i 52 milioni dell’analogo periodo dell’anno precedente.
“Dopo un 2019 che ha visto il gruppo, soprattutto nella seconda parte dell’anno, tornare verso livelli storici di profittabilità con una significativa generazione di cassa, il 2020 è iniziato nel segno della tragedia legata al Covid-19 che sta affliggendo tutti”, ha dichiarato attraverso una nota la società guidata dall’AD Stefano Beraldo. Le previsioni di investimento per l’esercizio in corso sono state ridimensionate, ma “a oggi la visibilità sull’impatto delle vendite dell’anno è ancora limitata”, ha proseguito il board. Tuttavia, per l’esercizio 2020 è attesa una importante contrazione dei ricavi anche post lockdown, più marcata sino all’estate e auspicabilmente più ridotta nella seconda parte dell’anno. Le azioni di contenimento costi in atto, l’aiuto della cassa integrazione, gli sconti dai fornitori, uniti ai minori costi per servizi e affitti saranno i principali elementi a parziale compensazione della perdita di redditività, si legge in conclusione.