L’emergenza Covid-19 travolge anche il business dei follower. Oltre alla filiera tradizionale della moda composta da imprenditori, dipendenti e fornitori, il virus sta impattando enormemente anche gli introiti degli influencer. Come reso noto da Business of Fashion, i brand stanno inesorabilmente tagliando i costi, depennando le collaborazioni con le star dei social che, fino a poche settimane fa, rappresentavano un fil rouge imprescindibile per comunicare ai consumatori. “Molti influencer non hanno alternative per rimpiazzare i guadagni che perderanno a causa della perdita dei contratti. Gli effetti possono diffondersi anche oltre, dato che molti influencer di successo sono supportati dai propri team. Persino i micro-influencer assumono scrittori, fotografi e stilisti freelance”, spiega la testata inglese.
Parallelamente, anche il settore delle public relations soffre il difficile momento internazionale. La cancellazione di sfilate, eventi e piani di investimenti con le case editrici sta influenzando il lavoro dei PR in tutte le capitali della moda. Alcune agenzie, riporta Wwd, stanno cercando di stringere i denti aspettando la fine dell’emergenza, ma altre, tra cui la prestigiosa Pr Consulting, sono già state costrette a tagliare il proprio staff di collaboratori. “Siamo stati costretti a prendere la terribile decisione di allontanare 32 dipendenti alla fine della settimana per permettere alla compagnia di continuare a svolgere il proprio lavoro nelle circostanze attuali”, hanno spiegato Rougier e Picquet-Damesm di Pr Consulting.
Julietta Dexter, fondatrice e CEO dell’agenzia inglese con sedi a Londra e New York The Communications Store, sta cercando di mantenere intatto il suo team approvando il taglio degli stipendi di 22 membri senior. Mentre ad aprile è previsto un abbassamento salariale generale.
La nota agenzia parigina di Lucien Pagès non ha licenziato nessuno, ma 15 membri dello staff sono attualmente senza occupazione, 12 stanno lavorando la metà del tempo e 4 in modalità full-time da remoto.