Il Coronavirus contagia il mercato del cotone. I prezzi di questa materia prima, la principale per la moda, hanno subito un crollo storico nelle ultime settimane, registrando, riflette Modaes, il valore più basso degli ultimi dieci anni. Il prezzo del cotone ha chiuso la seduta di venerdì scorso a 53,6 centesimi di dollaro per libbra sul mercato dei futures del cotone
La fibra tessile ‘più famosa del mondo’ viene scambiata, come qualunque altra materia prima, sotto forma di contratti a termine, appunto i futures, e di opzioni, e viene quotata, tra gli altri, sul mercato del New York Board of Trade negli Stati Uniti.
La riduzione della produzione, insieme al calo della domanda e alla paralisi delle importazioni di cotone negli Stati Uniti sono alcuni dei fattori che hanno causato questa situazione, tutti collegabili all’emergenza sanitaria globale in corso. Dall’inizio del 2020, il prezzo del cotone ha perso 23 punti percentuali.
La precedente spirale deflazionistica del cotone si è verificato da metà 2018 all’estate 2019, principalmente influenzata dalla guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti. Le tensioni tra i due Paesi hanno portato la principale materia prima per il settore della moda ad essere scambiata a 58 centesimi per libbra nell’agosto dello scorso anno.
Negli Stati Uniti, il Department of Agriculture ha stimato, per il 2020, un calo della produzione (in Nord America) del 9%, per circa 12,5 milioni di ettari e 600mila balle di cotone.