Per Gap, il 2019 è stato un “anno impegnativo”. Lo definisce così Bob Fisher, CEO a interim della società che, dal prossimo 23 marzo, verrà sostituito da Sonia Syngal. Il gruppo, a cui fanno capo brand quali Old Navy, Gap, Banana Republic, Athleta, ha infatti reso noti i dati relativi allo scorso anno fiscale e, nell’ultimo trimestre, ha registrato ricavi per 4,7 miliardi di dollari (circa 4,1 miliardi di euro), in crescita dell’1% sull’anno precedente, e una perdita di 184 milioni di dollari, contro l’utile di 276 milioni dello stesso periodo l’anno scorso. Nell’intero anno fiscale, il gruppo, ha registrato vendite nette per 16,4 miliardi di dollari, in calo dell’1% sul 2018. Nel periodo, il gruppo ha inoltre visto i propri profitti scendere a quota 351 milioni di dollari, contro un valore pari a 1 miliardo dell’anno precedente.
“Nonostante il 2019 sia stato un anno impegnativo, sono orgoglioso dei nostri team e del loro impegno”, ha spiegato Fisher. “Grazie ai loro sforzi, abbiamo iniziato a notare una stabilizzazione nel nostro business a partire dal quarto trimestre, sospinto soprattutto dal miglioramento della performance di Old Navy”.
Per quanto riguarda il 2020, “visto l’evolversi della situazione legata al Coronavirus, ci ritroviamo a fronteggiare un periodo di incertezza legato al possibile impatto sia sulla nostra supply chain che sulla domanda da parte dei consumatori”, ha spiegato Sonia Syngal. In ogni caso, escludendo l’impatto economico del virus, il gruppo, nell’anno, si aspetta un utile per azione adjusted nella forchetta 1,80 – 1,92 dollari, contro una stima degli analisti Refinitiv di 1,68 dollari.