Hugo Boss chiude il 2019 in crescita, e annuncia che il Coronavirus avrà un impatto significativo sui conti del 2020. L’azienda tedesca ha registrato ricavi in crescita a quota 2,9 miliardi di euro (+2%), spinta sia dalla crescita del brand Hugo (+5%) sia di Boss (+1 per cento). A livello geografico, hanno inciso sia l’Europa (+4%) sia l’Asia/Pacific (+5%), contro però un calo del 7% in America. Per quanto riguarda i canali distributivi, sono aumentati il retail (+4%) e, in particolare, l’online (+35% a 151 milioni di euro), a fronte di un calo, invece, dei ricavi wholesale (-3 per cento). L’ebit, per il quale l’azienda aveva tagliato le stime negli scorsi mesi, collocandole tra i 330-340 milioni, si è attestato a quota 344 milioni o, senza contare gli effetti dell’Ifrs 16, a 333 milioni.
“Il 2019 è stato un anno ricco per Hugo Boss”, ha commentato il CEO Mark Langer. “Abbiamo rafforzato la nostra offerta personalizzata, allargato significativamente il nostro business online e la produttività delle nostre vendite all’interno dei negozi”.
“Dopo un ottimo inizio del 2020 – ha continuato il manager – il nostro business in Asia è attualmente impattato significativamente dal Coronavirus. Ciò nonostante, noi siamo fermamente convinti del grande potenziale dei nostri brand Boss e Hugo in questa regione chiave”. Per il 2020, pertanto, il brand prevede ricavi in crescita tra lo 0-2 per cento, considerando l’impatto dell’epidemia non solo in Asia, ma anche in altri mercati chiave. L’ebit è invece previsto tra i 320-350 milioni.