A pochi mesi dal cambio di proprietà, per Blumarine si profila un doloroso progetto di licenziamento collettivo per 61 dipendenti su 97. Lo scorso novembre, la holding Eccellenze Italiane, creata da Marco Marchi, patron di Liu Jo, ha rilevato il gruppo Blufin dalla fondatrice Anna Molinari e dalla famiglia Tarabini. La nuova proprietà ha impostato un piano di rilancio del marchio di punta del distretto della moda carpigiano. La prima mossa in questo senso è stata la nomina alla direzione creativa dello stilista Nicola Brognano che presenterà a giugno la resort 2021, prima di scendere in passerella durante Milano Moda Donna a settembre.
Adesso, i conti in difficoltà spiegano la drastica riorganizzazione.
“Siamo entrati di fatto alla guida del gruppo Blufin a inizio dicembre, un’azienda che non naviga in acque tranquille da un decennio e ha performance sottodimensionate rispetto alle risorse in organico. In questi mesi il mio team – ha spiegato Marco Marchi a Il Sole24Ore – ha svolto un grande lavoro per valutare con pragmatismo le attività da svolgere per rilanciare il brand. È evidente che non è un parametro sostenibile, per un’azienda industriale del nostro settore, avere circa 100 dipendenti ed esprimere un fatturato di 22-23 milioni, perché questo è l’ordine di grandezza dei ricavi 2019. A fronte di una perdita d’esercizio superiore ai 10 milioni di euro. Con senso di responsabilità ora avviamo un percorso con i sindacati per valutare come rimettere in sicurezza l’azienda e dare un futuro al marchio e ai lavoratori che resteranno”.
I sindacati Filctem Cgil e Femca Cisl hanno reagito alla notizia chiedendo formalmente all’azienda un nuovo tavolo di confronto. “Non siamo disponibili ad accettare licenziamenti coatti che depauperano le competenze”, ha commentato con la stampa locale Roberto Righi, segretario generale della Filctem Cgil Modena. “Vogliamo sapere sul piano industriale quali e quanti investimenti è pronta a fare la nuova proprietà, perché un conto è affrontare una situazione difficile con un progetto di rilancio, un conto è risolverla dimezzando i costi del personale”.