A Piazza Affari apertura di contrattazioni pesante per il titolo Moncler che, già pochi minuti dopo l’apertura, è stato sospeso per eccesso di ribasso toccando fino il -5 per cento. Non sono bastati quindi i risultati annuali in crescita a doppia cifra superiori alle attese a mitigare i timori per l’impatto del Coronavirus sugli investimenti del brand in Cina. Emerge di conseguenza un quadro incerto: la Cina rappresenta uno dei mercati principali per Moncler e, per questa emergenza, le vendite nel primo trimestre subiranno necessariamente una frenata.
“Considerata la gravità della situazione attuale legata agli effetti economico-sociali dell’epidemia – riporta il comunicato finanziario di Moncler – e l’incertezza relativa alla durata, è difficile, oggi, fare una previsione su come andranno gli affari nel 2020. L’epidemia sta avendo impatti importanti sul traffico e sulle vendite in tutti gli shopping mall in Cina dove i negozi Moncler sono presenti, e sul turismo cinese nel mondo. Per proteggere il gruppo e mitigare possibili effetti negativi sul risultati del’esercizio 2020 sono state intraprese azioni per rinviare alcuni progetti e investimenti mantenendo solo quelli essenziali per continuare a rafforzare il brand Moncler”.
Tornando ai risultati 2019, per il brand guidato dal presidente e AD Remo Ruffini, l’esercizio si è chiuso con ricavi per 1,62 miliardi di euro in aumento del 13% a tassi di cambio costanti e del 15% a tassi di cambio correnti. La nota della società sottolinea che è continuata la crescita a doppia cifra anche nel quarto trimestre, +13% a tassi di cambio costanti (+16% a tassi di cambio correnti), nonostante eventi esterni abbiano influito sulla performance di alcuni importanti mercati. L’utile netto è stato pari a 361,5 milioni, in crescita del 9 per cento.