C’è il controllo diretto della filiera al centro delle strategie di Albini Group, che per la P/E 2021 ha presentato tessuti realizzati con materiali organici, riciclati, eco-friendly e tracciabili. Questi ultimi nascono da una partnership tra Albini Group, Supima e Oritain, che nel 2018 ha dato vita al primo tessuto in cotone scientificamente tracciabile al 100 per cento. Attraverso un innovativo processo basato sui principi della scienza forense, è possibile risalire al campo di coltivazione del cotone e seguire ogni fase del processo produttivo del tessuto. Il controllo diretto dell’intera filiera produttiva (dal campo di cotone alla nobilitazione del tessuto) costituisce un’unicità nel settore tessile per camiceria europeo, dove l’azienda bergamasca è uno dei player principali.
Il gruppo è guidato dalla quinta generazione della famiglia omonima, con un’offerta di oltre 20mila varianti di tessuto, in grado di soddisfare i clienti in oltre 80 Paesi nel mondo.
Albini Group ha chiuso il 2019 con un fatturato consolidato a 142 milioni di euro, in calo del 6% rispetto all’anno precedente che però – precisa la nota del gruppo – “è stato uno dei migliori esercizi dell’ultima decade”. La quota export è pari al 70 per cento. La diminuzione del fatturato è imputabile al processo di profonda trasformazione in corso sui mercati internazionali, in particolare nel segmento medio e premium dove opera una parte importante della clientela di Albini, quali gli specialisti di camiceria e le medie aziende indipendenti.
A Milano Unica il gruppo ha presentato le nuove collezioni per la P/E 2021 dei suoi quattro brand: Albini 1876, Thomas Mason, Albiate 1830 e Albini Donna. Ad ispirare le collezioni dei primi due brand sono le città di Los Angeles e New York, mentre nell’immaginario di Albiate 1830 e Albini Donna ci sono il Sudafrica e la Sicilia.
L’azienda ha inoltre svelato nuove proposte di tessuti performanti. Tra questi spiccano tessuti dalla straordinaria elasticità, come 4Flex – un tessuto 4-way stretch dal touch naturale, altamente flessibile e traspirante – e i tessuti Yoga, 100% naturali, confortevoli e realizzati senza l’uso di componenti sintetiche. A questi si affiancano i tessuti Journey e Zero24, resistenti alle pieghe, e una proposta di tessuti anti-pioggia e anti-UV.
Albini Group ha inaugurato nel 2019 Albini Next, un think tank nato per guidare il cambiamento nel tessile, fondato sull’evoluzione del know-how e su partnership industriali e accademiche. Uno dei primi risultati di Albini Next è Hemotion, progetto dedicato alla lana: proveniente dall’Australia e certificata mulesing-free, la lana viene filata con una tecnica all’avanguardia che prende ispirazione dal mondo cotoniero per ottenere un filato finissimo, regolare e di qualità impareggiabile. Il filato Hemotion dà vita a un tessuto in lana altamente performante, leggero e termoregolatore, lavabile in lavatrice e ingualcibile.