Corneliani, azienda di moda maschile di lusso con sede a Mantova, controllata dalla società di private equity Investcorp e dalla famiglia Corneliani, ha annunciato ieri il licenziamento di 130 dipendenti su territorio mantovano, come parte del piano di riorganizzazione e trasformazione triennale 2019-2022.
Si tratta, stando a quanto riporta la stampa locale, del 28% dell’intera forza lavoro della sede mantovana.
Obiettivo del piano è rendere l’azienda più “agile e pronta a rispondere rapidamente alle esigenze dei clienti”, come riporta una nota ufficiale. “A seguito di un profondo esame delle condizioni di mercato e della complessiva situazione aziendale – prosegue la nota -, il piano presentato è stato costruito per affrontare le avverse condizioni di mercato e i cambiamenti irreversibili nel settore che richiedono inderogabilmente nuovi modelli organizzativi e di business”.
Dura la reazione dei sindacati, che hanno indetto due giornate di sciopero a partire da oggi, come riportato dalla stampa locale.
L’azienda oggi conta 1.048 dipendenti tra le sedi di Mantova e Milano, le filiali estere in Cina e negli Stati Uniti, gli stabilimenti produttivi esteri e il retail diretto, oltre a 750 punti vendita tra department store, negozi multimarca e monomarca. Nel 2016, il fondo di private equity Investcorp ha rilevato una quota di maggioranza con l’obiettivo di accelerare la crescita internazionale del brand.
Risalgono a marzo di quest’anno le voci di una presunta tensione tra il fondo e la famiglia fondatrice dell’azienda, la cui quota rimane al 49 per cento. “Sotto la gestione del fondo arabo, Corneliani ha chiuso il 2018 in rosso per 12 milioni, un risultato che ha prosciugato il capitale a 42,4 milioni creando una tensione finanziaria che si aggiunge a quella industriale”, si leggeva a giugno su La Repubblica.