Sono 24 le nuove aziende del settore della moda e del tessile che hanno aderito al Fashion Pact presentato da François-Henri Pinault, presidente e CEO di Kering, in occasione della chiusura del vertice del G7 di Biarritz, avvenuta il 26 agosto scorso.
I nuovi ingressi, che hanno fatto ammontare a 56 il numero totale delle aziende firmatarie, per un totale di 250 marchi rappresentati, sono stati annunciati durante il primo incontro che ha riunito settimana scorsa, a Parigi, i protagonisti del patto, con l’obiettivo di delineare gli aspetti organizzativi della coalizione.
Tra le new entry figurano Bally, Calzedonia Group, Celio, Gant, Mango, Farfetch e Promod. Presenti anche Geox, El Corte Inglés, Kiabi, Etam Group e altre noti player del settore.
Il Fashion Pact è un documento che definisce obiettivi condivisi in termini di sostenibilità, presentato in chiusura del vertice del G7 di Biarritz alla presenza di Emmanuel Macron. Quest’ultimo aveva affidato al numero uno di Kering il compito di riunire i principali attori del settore fashion e tessile per delineare l’impegno comune volto a mitigare l’impatto ambientale causato dal comparto. Tra i firmatari iniziali, player come Adidas, Burberry, Chanel, Gap, H&M, Inditex e Kering. A rappresentare l’Italia sono, tra gli altri, Ermenegildo Zegna, Giorgio Armani, Prada e Salvatore Ferragamo.
In occasione della prima sessione operativa, la coalizione ha affrontato tematiche relative alla governance del Fashion Pact, oltre all’organizzazione del lavoro tra i membri della coalizione e la definizione in obiettivi concreti degli impegni presi dai firmatari.