Manolo Blahnik ha archiviato un 2018 sostanzialmente stabile per quanto riguarda i ricavi, totalizzando vendite, nei 12 mesi chiusi lo scorso 31 dicembre, a quota 34,3 milioni di euro. Come si legge su Wwd, l’utile prima delle imposte è stato invece di 6,6 milioni di euro, in calo del 18,5% rispetto allo scorso anno ma comunque, si legge, molto superiore rispetto alle previsioni. Lo scorso anno, l’azienda ha inoltre ampliato la propria piattaforma di e-commerce e investito in infrastrutture e sistemi per migliorare la gestione commerciale e finanziaria.
Il brand si trova nel mezzo di un piano quinquennale volto a rafforzare l’azienda, e tra le iniziative sviluppate al suo interno vi è quella di prendere il controllo del business in Nord America che, per lungo tempo, era affidato in licenza.
La scorsa estate, inoltre, il brand inglese del lusso ha acquisito il calzaturificio di Vigevano Re Marcello, un’azienda familiare specializzata nella produzione di scarpe di alta gamma con cui Blahnik lavora dal 1990. “Nel 2016 abbiamo iniziato a focalizzarci sulla personalizzazione e sulle esclusive”, ha spiegato la CEO Kristina Blahnik, motivando così l’acquisizione. Il calzaturificio rappresenterà il primo vero atelier del marchio.