Mion, l’azienda veneta leader nella produzione di etichette per il mercato del lusso compie un passo avanti in tema di sicurezza, logistica e digitalizzazione per il mercato dell’abbigliamento, tramite l’introduzione, in esclusiva per il mercato italiano, di un’innovativa tecnologia in cui il sistema Rfid (Radio Frequency Identification) è ‘tessuto’ nell’etichetta, rendendolo indivisibile da essa.
Ad avvicinare l’azienda di Torreglia (Pd) a tale soluzione è stata la crescente domanda, da parte dei brand, di un controllo logistico dei capi prodotti, traducibile in un sistema in grado di renderli identificabili.
Non solo una garanzia di protezione e anti-contraffazione per il mondo del fashion dunque, ma anche una promessa di ottimizzazione della gestione della produzione, oltre a quella dei magazzini e dei punti vendita. Le nuove etichette Rfid, infatti, consentono di monitorare le tappe della fabbricazione del prodotto, di elaborare più rapidamente gli inventari e di controllare efficacemente la fase di retail.
“Con questa tecnologia – ha spiegato in un’intervista a Pambianconews il CEO Niccolò Mion – i capi sono protetti dai falsi e dal loro mercato e la tracciabilità della filiera produttiva e distributiva attraversata dai capi è garantita al 100%”.
L’innovazione delle etichette Mion non si ferma qui: è ora infatti possibile abbinare alla tecnologia Rfid, anche il sistema Nfc (Near Field Communication), una tecnologia utilizzabile da qualunque utente dotato di smartphone, che apre quindi la strada ad innumerevoli tipologie di interazione tra il brand ed i suoi consumatori, sia in fase di vendita che di post-vendita.
Un esempio di interazione potrebbe essere quello di rendere scaricabile, tramite Nfc, la ‘carta d’identità’ del capo acquistato, consentendo così al consumatore di verificarne l’autenticità (tema particolarmente delicato per l’e-commerce) ed attivarne la garanzia.
“La vera novità delle nostre etichette dotate di transponder – ha proseguito Niccolò Mion – riguarda la collocazione di quest’ultimo. Il sistema, infatti, non è applicato ad esse, ma è tessuto al loro interno. Si tratta di una soluzione solidale all’etichetta, che fa sì che il sistema non si guasti quando il capo subisce trattamenti stressanti come lavaggi, stirature e tinture. Il grande traguardo, in termini qualitativi, è stato quello di coniugare le funzionalità sopra descritte, con una tessitura cimosata, che rende le etichette estremamente leggere e confortevoli, come da tradizione dei prodotti Mion”.
Una tecnologia così avanzata può andare in tandem con la sostenibilità? La risposta è sì.
Già ad inizio anno, Mion aveva annunciato di voler realizzare un prodotto interamente sostenibile entro la fine del 2019, sostituendo il filato di poliestere tradizionale con poliestere riciclato, derivante dalle bottiglie in plastica. Le etichette con sistema Rfid/Nfc non fanno eccezione e subiranno lo stesso processo di adeguamento.
“Siamo ad un ottimo punto – ha confermato Mion – già oggi molti fra i nostri clienti stanno utilizzando etichette 100% riciclate e sostenibili ed entro la fine dell’anno tutti lo faranno. È una strada senza ritorno ed anzi stiamo intraprendendo molti altri progetti in tema di sostenibilità, che verranno resi pubblici a breve.”
Dopo la verticalizzazione dell’azienda (Mion ha recentemente rilevato la maggioranza di Tipografia Daniele S.r.l., loro storico fornitore), anche il processo di digitalizzazione procede, dunque, a passo spedito.