I centri commerciali continuano ad attirare i consumatori, e non solo per gli acquisti. A rilevarlo è una ricerca condotta da Nomisma per il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (Cncc), che ha puntato la lente su 1.254 strutture di tutta Italia tra centri e parchi commerciali, outlet e leisure center, per portarne in superficie i numeri e il ruolo socio-economico.
L’indagine rivela che la rete dei centri commerciali resiste all’avvento dell’e-commerce e allo scorrere del tempo e delle mode, confermando la propria natura di polo sociale in grado di trascendere il mero scopo dello shopping. Un gigante che fa da pilastro all’economia nazionale e che genera un valore complessivo pari a 139,1 miliardi di euro l’anno, a cui si sommano 780.000 posti di lavoro che rappresentano il 2,3% della forza lavoro nazionale.
Solo nel 2018, infatti, la rete dei centri commerciali ha prodotto 71,6 miliardi di fatturato diretto, pari al 4% del Pil italiano, con un’aggiunta di 27,8 miliardi di euro al gettito fiscale e 587.000 posti di lavoro. Ad essi va sommato un indotto di ulteriori 54,1 miliardi e 159.000 posti di lavoro. “La ricchezza generata lungo la filiera – riporta il Sole24Ore – grazie alle attività dei poli commerciali viene redistribuita sul territorio generando ulteriore ricchezza pari a 13,4 miliardi di fatturato e 4,2 miliardi di valore aggiunto”.
I dati raccolti fanno luce sull’importanza dei fine settimana per il giro d’affari dei poli commerciali: il 40% del fatturato complessivo, infatti, è prodotto durante il weekend, di cui il 18,4% la domenica e nei giorni festivi.
Lo shopping, sebbene rimanga il core business dei mall (l’86% delle persone che li frequenta effettua acquisti almeno due volte al mese), non è l’unica attività: le gallerie dei centri commerciali sono considerati dall’83% dei clienti abituali veri e propri luoghi di aggregazione sociale e culturale, in cui trascorrere il tempo libero senza necessariamente dover mettere mano al portafogli. Il 38%, inoltre, vi si reca per usufruire dei servizi enogastronomici offerti dai numerosi ristoranti, pizzerie e fast-food presenti ai piani.
Non solo “regular user”: gli shopping center, stando a quanto emerge dalla ricerca, attraggono anche il turismo: il 69% delle persone analizzate ha visitato almeno una volta un centro commerciale nel luogo delle vacanze e il 42% ha intrapreso viaggi per fare shopping in strutture lontane dal luogo di residenza.
“Abbiamo commissionato questa ricerca a Nomisma affinché emergesse concretamente, anche nei numeri, l’importanza strategica dell’industria dei centri commerciali, retail park e outlet – ha commentato in una nota ufficiale Massimo Moretti, presidente di Cncc -. Credo che i risultati emersi parlino da soli: se l’importanza economica del comparto, diffuso su tutto il territorio nazionale, è tanto evidente, colpisce anche l’impatto sociale nelle vite dei nostri concittadini. Mediamente, ogni giorno fra i 4 e i 6 milioni di italiani visitano un centro commerciale e, cosa importante, lo fanno in compagnia, con la propria famiglia, o con gli amici, nel 79% dei casi: dunque possiamo dire di avere creato le nuove piazze, dove le persone amano incontrarsi e stare insieme”.
“La ricerca è stata l’occasione per fare il punto sull’industria dei poli commerciali dando la giusta attenzione a un settore che merita dignità non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale. Lo studio si è proposto, in prima battuta, di dimensionare correttamente il settore, sfatando il mito di una sovra-dotazione che nei fatti non esiste – ha dichiarato Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma -. La dotazione in termini di strutture e superfici è invece analoga a quella di altri Paesi europei, come Francia e Spagna. Quello che poi emerge dalle interviste è un unanime riconoscimento della capacità dei centri commerciali di rispondere alle esigenze dei cittadini, non solo tramite l’offerta commerciale, ma anche attraverso la proposta di eventi e di servizi accessori proposti tutta la settimana in orari flessibili, orari che sono un altro punto di forza per il 70% dei visitatori”.