Ai vertici di Euratex sventolerà il tricolore. A impugnare le redini della Confederazione europea dell’abbigliamento e del tessile, che riunisce a Bruxelles 31 associazioni del settore, è da oggi il bergamasco Alberto Paccanelli, nominato presidente in occasione dell’assemblea della federazione.
Paccanelli, già numero uno di Euratex nel biennio 2011-2012, ricopre la carica di CEO del gruppo Martinelli Ginetto, azienda produttrice di tessuti per l’arredamento attiva da oltre 70 anni, e fa parte del consiglio direttivo di Sistema moda Italia (Smi), il polo di rappresentanza della moda italiana in orbita a Euratex. Dal 2014 al giorno precedente l’investitura, inoltre, ha ricoperto la carica di tesoriere della federazione europea.
Una nomina che accresce il prestigio del Belpaese, ma che non stupisce: da qualche anno, infatti, si ventilava l’ipotesi che Paccanelli fosse nuovamente primo nella linea di successione al trono del tessile europeo, come erede designato dell’uscente Huneke Klaus.
“È importante che un italiano ricopra questa carica – ha spiegato Paccanelli in un’intervista al Sole 24 Ore – l’industria tessile italiana è di gran lunga la più importante d’Europa e vale il 26%-27% del totale. La filiera italiana è oggettivamente la locomotiva del tessile-abbigliamento europeo, un settore che, nel complesso, conta 171 mila aziende, 1,7 milioni di lavoratori e vale oltre 50 miliardi di euro in export. Cercherò di rappresentare al meglio questo settore perché, in questa fase della globalizzazione, è importante che l’Europa resti unita”.