Herno arriva alla corte di Sua Maestà. Il marchio di capispalla si appresta ad aprire il suo primo store inglese. “Tra circa un mese inaugureremo a Londra, in Old Bond Street, un primo palazzetto Herno in Europa”, racconta a PambiancoTV Claudio Marenzi, presidente del marchio, durante l’attuale edizione di Pitti Uomo. “Abbiamo inoltre l’ennesima apertura giapponese ad Osaka, che porterà a 16 il numero delle boutique nipponiche, e abbiamo poi dato vita a un punto vendita newyorkese a nord di Manhattan che gestirà una parte dei nostri capi negli Stati Uniti”,
In concomitanza con la fiera toscana, la griffe ha presentato la collezione P/E 2020 e un nuovo progetto: Herno Globe, etichetta che contraddistingue tutti i progetti eco-sostenibili. La label all’interno dei capi racconta il progetto e il prodotto acquistato, nell’ottica di fornire al cliente una consapevolezza dell’impegno intrapreso da parte dell’azienda e renderlo inoltre partecipe della scelta attuata. Herno Globe parte con quattro capi del guardaroba maschile: un gilet, un parka, una giacca militare e un bomber con cappuccio realizzati in tessuto composto per l’84% da nylon riciclato, così come zip e bottoni. L’imbottitura, ove prevista, proviene dal circuito di recupero delle piume. Le tinture prevedono il 50% di componenti di origine vegetale. “La linea si compone di capi fatti con materiali completamente riciclati e tinture naturali composte da essenze provenienti da piante, ortaggi e frutta. Globe è il nostro brand ombrello che racchiude tutti i progetti sostenibili realizzati in questi ultimi 5 anni. Il concetto è inglobale tutti i progetti green a favore della nostra terra, del nostro globe, appunto”, conclude il manager.
Il 2018 di Herno si è chiuso a quota 113 milioni di euro, +12% rispetto all’esercizio precedente, con una ebitda del 16% in aumento di quasi 2 punti. Per il 2019, si prevede una crescita del 10% per un totale di 125 milioni.