Il presidente esecutivo di Hudson’s Bay Co (Hbc), Richard Baker, ha unito le forze con altri shareholder per fare del colosso canadese del retail una private company e tornare a crescere. Sul piatto c’è un’offerta da 1,74 miliardi di dollari canadesi (circa 1,15 miliardi di euro). La notizia, diffusa da Bloomberg, ha fatto schizzare le azioni Hudson’s Bay, che hanno chiuso la seduta di ieri a Toronto in rialzo di oltre il 42 per cento. Oltre a Richard Baker, la cordata include i gruppi Rhône Capital, WeWork Property, Hanover Investments e Abrams Capital Management, raggiungendo il 57% delle quote di Hudson’s Bay.
“In un annuncio separato – si legge su Bloomberg – il gruppo Hudson’s Bay si è detto pronto a monetizzare tramite la vendita delle sue operations in Europa, per un valore di 1,5 miliardi di dollari. La società canadese dovrebbe infatti raggiungere un accordo con il partner europeo, Signa Holding, che rileverebbe la joint venture di real estete e retail creata nel 2018. I proventi di questa cessione verranno utilizzato per rafforzare il bilancio della società, anche grazie a un prestito a termine”.
L’offerta per fare di Hudson’s Bay un’azienda privata dipende dunque dal deal con Signa, che comporterà l’uscita di Hbc dal mercato tedesco e che dovrebbe essere finalizzato il prossimo autunno. Una buona parte delle attività di Hudson’s Bay in Europa è oggi rappresentata dalla catena di grandi magazzini tedeschi Kaufhof, cui si affianca una decina di store in Olanda. Dal canto suo, il gruppo Signa, player austriaco del real estate, controlla Karstadt, un’altra catena tedesca di department store.
“Per migliorare la performance di Hbc – ha commentato Baker in una nota – ci servono tempo e investimenti di lungo termine. Diventare una private company creerà il contesto ottimale per la crescita, senza un’enfasi eccessiva sui risultati di breve termine e sui rendimenti”. Prioritario, per il numero uno del gruppo, è il rilancio in Nord America tramite le controllate Hudson’s Bay, Saks Fifth Avenue e Lord & Taylor.
La proposta di Baker, spiega sempre Bloomberg, è ora al vaglio di un comitato speciale assistito da advisor esterni.